
Puglia
La Puglia in breve
Siamo sul tacco dello stivale: la Puglia si staglia in tutta la sua lunghezza tra il mar Adriatico e il mar Ionio e vanta il punto più orientale d’Italia, a Punta Palascia (Otranto), che è anche il punto più vicino alla Grecia, ad appena 80 chilometri dall’isola di Phanós. È usato molto (specialmente in campo artistico e archeologico) anche l’antico nome latino di Apulia o la declinazione al plurale Le Puglie (da un retaggio degli anni ’50). I pugliesi la chiamano anche Pùgghie, Puie, Puje o Puja (quest’ultimo dovrebbe essere salentino, ma nella ricerca mi sono perso anch’io!).
Con i suoi 865 km di coste, la Puglia è la regione italiana (escludendo le grandi isole) con la maggiore estensione costiera, distanziando la Calabria per 90 Km. Lungo le coste si alternano tratti rocciosi e sabbiosi dando vita a una grande varietà di paesaggi. Il territorio è prevalentemente pianeggiante o collinare: i monti della Daunia, che costituiscono parte del Subappennino Dauno, hanno la vetta massima a 1.151 m s.l.m. mentre lo “sperone” del Gargano supera di poco i 1.000 m s.l.m.
Ha una presenza ingombrante il Tavoliere delle Puglie che, con i suoi 3.000 kmq, ha un’estensione seconda in Italia solo alla Pianura Padana.
Proseguendo verso sud si estenda l’ampia zona carsica prevalentemente pianeggiante conosciuta come la Terra di Bari, compresa tra le Murge (regione di natura calcarea – in parte condivisa con la Basilicata – che si estende fino alle Serre Salentine) e il mare Adriatico. Si trova poi la Valle d’Itria, conosciuta anche come la “Valle dei Trulli” per la presenza numerosa di queste abitazioni tipiche rurali in pietra locale.
Sempre “a mezzi” con la Basilicata, troviamo l’Arco Ionico Tarantino, o “banco delle gravine“, territorio carsico ma molto fertile.
E per finire – nel vero “tacco” dello stivale – troviamo il celeberrimo Salento (o Penisola Salentina), il cui nome, secondo fonti antiche come Plinio il Vecchio, deriva da “mare” in lingua messapica (una lingua costituita da un insieme di idiomi parlati in epoca preromana in quel territorio) e rappresenta una terra pianeggiante con poche colline nelle province di Taranto, Brindisi e Lecce, circondata dai 2 mari che si incontrano, per tradizione, a Santa Maria di Leuca.
È evidente che il Dio degli Ebrei non ha conosciuto l’Apulia e la Capitanata, altrimenti non avrebbe dato al suo popolo la Palestina come Terra Promessa.
Un po’ di storia
Come al solito, vi lascio qualche spunto per comprendere meglio ciò che troverete viaggiando, rimandandovi ai libri di storia per le informazioni dettagliate e sicuramente più precise delle mie.
I resti archeologici dell'”Uomo di Altamura” testimoniano una presenza di vita in Puglia almeno a 250.000 anni fa. Viaggiando per la regione si possono trovare reperti del neolitico, come i Menhir (le lunghe pietre conficcate nel terreno che si elevavano verticalmente verso il cielo) o costruzioni megalitiche come i Dolmen (le tombe preistoriche costituite da un solo ambiente di pietra).
Dal I millennio a.C. questa terra fu oggetto di colonizzazione, specialmente da parte dei popoli ce venivano dall’Illiria o, successivamente, dalla Magna Grecia, come gli spartani di Taras (l’attuale Taranto: sulle sue origini, andatevi a leggere il mio articolo nella sezione delle curiosità).
Vi cito poi la celebre sconfitta dell’esercito romano contro i Sanniti nella battaglia delle Forche Caudine, nel 321 a.C. che, oltre a costituire un’onta per l’Impero, fece comprendere a Roma l’importanza dell’Apulia (che comprendeva solo la parte superiore della regione, perché l’attuale Salento era la Calabria). Nel tentativo di conquista, i romani subirono una nuova sconfitta nel 216 a.C a Canne (Barletta) contro Annibale, generale di Cartagine.
Finalmente, nel 7 d.C. l’imperatore Augusto istituì l’undicesima regione romana, chiamata “Regio II” che comprendeva l’attuale Puglia, parte della Basilicata e l’Irpinia. Tra il 292 e il 305 d.C., Diocleziano riorganizzò le province del territorio peninsulare (Diocesi Italiciana), soppresse Regio II per creare la provincia di Apulia et Calabria. Nel frattempo erano state costruite la via Appia (da Roma a Brindisium) e la via Traiana (da Beneventum a Brindisium) che fecero fiorire il commercio e diedero l’impulso alla nascita di molte città. La regione divenne la maggiore esportatrice di olio d’oliva in oriente.
Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, arrivò l’Impero Bizantino (VI-XI secolo), che diede importanza strategica a Bari, e i Normanni (XI secolo) che istituirono il Principato di Taranto.
Le evoluzioni successive videro la terra trasformarsi e confluire in altre denominazioni, come la Contea di Puglia (1043 con i Normanni), il Ducato di Puglia e Calabria (1059), fino a essere inglobata nel Regno di Sicilia (1130). E finalmente arriviamo alla prima metà del 1200, per vedere il periodo più florido della Puglia, grazie a Federico II di Svevia (della casata degli Hohenstaufen), che stabilì una delle sue residenze a Foggia e portò innovazione artistica e culturale, in costante contrasto con la Chiesa. Un esempio tra tutti, fu l’edificazione di Castel del Monte, vicino Andria.
Dopo la dominazione tedesca (con gli Svevi), si avvicendò quella francese (con gli Angioini) e quella Spagnola (con gli Aragonesi e poi con gli Asburgo). La Battaglia di Bitonto del 1734 decreta il passaggio sotto i Borboni, che porta un periodo di prosperità grazie al commercio e all’agricoltura. Una parentesi di pochi anni (dal 1806 al 1815) sotto i francesi, per poi tornare sotto i Borboni come parte del Regno delle Due Sicilie.
La storia prosegue con il Regno d’Italia, nel 1861, con la Puglia divisa nelle provincie di Lecce, Bari e Foggia. Brindisi e Taranto arrivarono solo all’inizio del XX secolo, mentre la sesta provincia, Barletta-Andria-Trani fu istituita solo nel 2004 divenendo operativa nel 2009.
La scheda della Regione
- Superficie: 19.540,9 km²
- Abitanti: 3.929.919 (30-11-2020)
- Densità: 201,11 ab./km²
- Province: 5 + 1 città metropolitana
- Comuni: 257
- Capoluogo: Bari
- Nome abitanti: pugliesi
- Patroni: san Nicola di Bari, san Michele Arcangelo, Madonna Incoronata
Siti utili
Sito ufficiale della Regione Puglia, per cercare informazioni territoriali e amministrative e per restare aggiornati sulle novità e gli eventi:
Sito ufficiale del turismo pugliese:
Sito della Direzione Regionale Musei di Puglia, con elenco dei musei, informazioni, orari e link al servizio di biglietti online:
Il sistema informativo della Regione Puglia per catalogare tutti i beni culturali della regione:
Per avere informazioni sui 4 aeroporti di Puglia, conoscere orari e prenotare biglietti per i trasferimenti, il sito è:
ed è disponibile anche l’APP “Aeroporti di Puglia” per ricevere aggiornamenti in tempo reale.
Viaggiare in Puglia è un’avventura che soddisfa diverse ambizioni dell’animo umano: dalla natura incontaminata e a volte inospitale alla ricchezza dei sapori e delle ricette tradizionali, dall’immersione totale nella storia delle civiltà che hanno abitato, combattuto e reso eterno questo territorio, alla bellezza delle spiagge e dei fondali marini, dall’incontro con la spiritualità alla voglia di divertimento e di tessere relazioni umane autentiche.
Da Castel del Monte ai Trulli, dal Golfo di Taranto al Salento: una continua scoperta delle ricchezze paesaggistiche e dell’arte nata dalla contaminazione di tanti popoli che, nel passaggio, hanno lasciato la propria impronta. Ogni angolo della Puglia è una scoperta a sé e vale la pena farne esperienza!
Viaggiare in Puglia
In Puglia ci sono due aeroporti internazionali e due aeroporti minori, tutti gestiti da Aeroporti di Puglia:
- L’aeroporto “Karol Wojtyła” di Bari Palese (Codice IATA: BRI), che serve la Puglia settentrionale e la Basilicata orientale (che non ha aeroporti). Lo scalo dista 15 km dal centro di Bari e il modo più semplice ed economico per coprire la distanza è il bus n.16 che ferma alla stazione centrale (il biglietto, di €1,00, può essere acquistato anche a bordo con una piccolissima maggiorazione).
In alternativa, è disponibile il servizio shuttle di Tempesta Autoservizi, che collega sempre alla Stazione Centrale in 30 minuti (costo: €4,00). - L’aeroporto di Brindisi Popola Casale (codice IATA: BDS), noto anche come Aeroporto del Salento serve la parte centro-meridionale della regione. SI trova a pochi km dalla città e quindi il mezzo più pratico ed economico per spostarsi è il bus di linea della STP (Società Trasporto Pubblico) Brindisi che copre la distanza con la Stazione Centrale in 10-15 minuti (costo: 1,00€ con sovrapprezzo di 0,50€ se acquistato a bordo).
- L’aeroporto “Gino Lisa” di Foggia (codice IATA: FOG), dista 3 km dalla città di Foggia e, col suo eliporto, è lo scalo della compagnia Alidaunia per voli verso il Gargano (Isole Tremiti, Peschici, San Giovanni Rotondo e Vieste) e i monti della Daunia (Celenza Valfortore).
- L’aeroporto “Marcello Arlotta” di Taranto-Grottaglie (codice IATA: TAR) è lo scalo con la sesta pista più lunga d’Italia e dista 16 km da Taranto. L’aeroporto è in parte utilizzato a scopo militare dall’Aeronautica Militare Italiana e in parte per i voli cargo. Si attende da molto tempo l’apertura ai voli passeggeri.
Vi consiglio, come sempre, di utilizzare i link ai siti ufficiali, inseriti sopra, per verificare la disponibilità dei trasferimenti, gli orari e l’eventuale aggiornamento dei prezzi. Potete anche scaricare l’APP Aeroporti di Puglia (vedi box in pagina).
La Puglia è facilmente raggiungibile con l’Alta Velocità che offre come destinazioni Lecce, con fermate a Foggia, Barletta, Bari e Brindisi.
Le altre destinazioni della regione sono raggiungibili in pullman e treni regionali. A questo proposito, vi consiglio di verificare se sia ancora attiva la promozione Trenitalia relativa a un biglietto agevolato treno + bus per poter viaggiare tra le città e i borghi della Puglia. Informazioni, qui.
Le ferrovie regionali pugliesi sono 4:
- Ferrovie del Sud Est, che collegano Bari a Brindisi, Lecce e Taranto.
- Ferrovie Appulo Lucane, che collegano la Puglia con la Basilicata.
- Ferrotramviaria, che collega Bari con la provincia BAT (Barletta-Andria-Trani).
- Ferrovie del Gargano, per la provincia di Foggia.
Per muoversi in pullman ci sono diverse soluzioni, dal momento che sono presenti diverse società private che organizzano spostamenti o tour. La società di pullman pubblici ufficiale della Regione è CO.TR.A.P. ovvero il Consorzio Trasporti Aziende Pugliesi. Come dice il nome, è un consorzio composto da 41 azienda che copre una rete di oltre 48,795,565 chilometri per toccare circa 370 comuni. Oltre a riunire le principali aziende presenti nel territorio della Regione Puglia, il COTRAP segue direttrici che collegano la regione a Basilicata, Campania e Molise.
L’APP ufficiale è disponibile per Android, per iOs e per Huawei.
Per gli amanti dell’auto, è possibile percorrere la Puglia in lungo e in largo (più in lungo che in largo), grazie alla sua rete capillare di strade e autostrade.
L’Autostrada “Adriatica” A14 arriva fino a Taranto, passando per Bari. Internamente, le arterie principali sono la Statale 16, che attraversa l’intera regione, la Statale 97, detta delle Murge, e la Statale 172, detta dei Trulli.
I Trulli
Citazione doverosa per una delle meraviglie rurali di questa regione: i trulli, le tipiche abitazioni di pietra calcarea che sono uno dei simboli inconfondibili della Puglia.
Secondo una tecnica di costruzione risalente all’era preistorica, pietre e lastre disposte a secco furono geniale una trovata del popolo che, nel XV secolo, volendo eludere le tasse sulle abitazioni previste da un editto del regno di Napoli, realizzò queste case in modo tale che, in caso di ispezione, si potessero demolire semplicemente togliendo le chiavi di volta di tutta la struttura. In questo modo, gli ispettori in visita presso l’insediamento, avrebbero trovato solo dei mucchi di pietre.
La struttura è particolare e desta curiosità da parte di architetti da tutto il mondo perché, pur non avendo elementi di sostegno, è un’abitazione molto stabile e lo spessore delle mura circolari garantiscono in tutte le stagioni un benessere termico a chi vi abita. La chiave di volta è presente ancora oggi ed è chiusa da caratteristici e pittoreschi pinnacoli e spesso adornati da disegni propiziatori. Il cornicione è strutturato per raccogliere l’acqua piovana in apposite cisterne.
I trulli più caratteristici si concentrano nella zona di Alberobello e, nel 1996, l’UNESCO li ha dichiarati Patrimonio dell’Umanità:
un sito di valore universale ed eccezionale in quanto sono l’esempio di una forma di costruzione ereditata dalla preistoria e sopravvissuta intatta, pur nell’uso continuativo, fino ai nostri giorni
In dialetto pugliese viene chiamato anche casìdde o casedda, ma la parolatrullo ha origine dalla parola “cupola”, che in graco antico si dice τροῦλλος (trûllos).
La Puglia e i Briganti
Dopo l’Unità d’Italia e la scomparsa del Regno delle Due Sicilie, fu sempre più evidente il divario tra il Mezzogiorno e il Nord Italia: alcune situazioni di disagio vennero accentuate anche da scelte azzardate del nuovo governo, come la tassa sul macinato.
In questo clima di insoddisfazione e rivolta fiorì il fenomeno del “Brigantaggio“: i briganti erano contadini o sbandati in difficoltà economica, ma anche ex militari dell’esercito borbonico o dell’esercito garibaldino. A questi si aggiunsero giovani che rifiutavano il servizio di leva e fuorilegge. Tutti erano uniti da una ribellione contro lo Stato, accusato di agire con disparità nelle diverse regioni.
Ancora oggi, viaggiando in Puglia, si possono trovare echi delle gesta dei briganti che, in un modo strano, divennero quasi degli eroi per la popolazione povera. I nomi più famosi che popolano le storie sono Michele Caruso, Antonio Angelo Del Sambro, Giuseppe Schiavone e Carmine Crocco. Prima di partire per la zona della Terra di Bari o di Capitanata, divertitevi a cercare le ballate tradizionali sul brigantaggio tra gli archivi di YouTube.