San Luigi dei Francesi

San Luigi dei Francesi

A due passi da Piazza Navone c'è la chiesa dei francesi, con le inestimabili tele del Caravaggio!

by Nemo

La chiesa della comunità francese

San Luigi dei Francesi è la chiesa nazionale dei francesi di Roma dal 1589 e sede del titolo cardinalizio di San Luigi dei Francesi (se non sapete cos’è un titolo cardinalizio e perché a Roma è una cosa importante, leggete questo articolo).

Quando la cappella di Santa Petronilla fu demolita per costruire l’attuale Basilica di San Pietro, la comunità francese di Roma perse il proprio luogo d’incontro e avviò il progetto di costruire la sua chiesa più grande a Roma. La sua istituzione fu ufficializzata dalla bolla papale di Sisto IV il 2 aprile 1478, prendendo il nome di San Luigi, in riferimento al re di Francia. Si dovette aspettare 40 anni, però, per porre la prima pietra per mano del  cardinale Giulio de’ Medici, futuro papa Clemente VII. I lavori terminarono solo nel 1589 grazie al lavoro degli architetti Giacomo della Porta e Domenico Fontana.

La chiesa fu completata nel 1589 grazie al sostegno finanziario  e Caterina de’ Medici. Ma la decorazione interna fu completata solo nel 1764, dopo numerose vicissitudini architettoniche.

I lavori vennero finanziati da Caterina de’ Medici, figlia di Lorenzo de’ Medici e regina di Francia (per aver sposato Enrico II), oltre che dal cardinale Mathieu Cointerel, da Enrico II e da Enrico III. Fu proprio il cardinale, il cui nome viene spesso italianizzato in Matteo Contarelli, a portare nella chiesa le opere di maggior lustro, incaricando artisti del calibro di Caravaggio.

Potete trovarla nel rione Sant’Eustachio, sulla strada tra piazza Navona e il Pantheon e alle spalle di Palazzo Madama (sede del Senato della Repubblica). Ecco uno schema semplificato per trovare facilmente l’ingresso:

Le statue sulla facciata sono dedicate a Carlo Magno, san Luigi, santa Clotilde, santa Giovanna di Valois… tutti francesi, così come all’interno: la chiesa voleva essere un’esaltazione della Francia attraverso l’esaltazione dei suoi santi e di alcuni personaggi storici.

San Luigi dei Francesi

L’interno della chiesa

Potreste fare un po’ di fila all’ingresso, considerato anche che la chiesa è attiva dal punto di vista liturgico e quindi durante le celebrazioni è vietato l’ingresso ai turisti se non per seguire la messa.
Quando finalmente entrerete, volgete gli occhi verso l’alto: sopra la porta di ingresso, è collocato un organo costruito dall’organaro francese Joseph Merklin nel 1881. Per chi ci capisce di queste cose, l’organo è dotato di tre manuali di 56 note e pedaliera di 30 note, a trasmissione meccanica con leva Barker (non chiedetemi di più… io l’ho letto su un pieghevole distribuito nella chiesa).

Alzate gli occhi al soffitto e sedetevi su una panca per qualche minuto: dopo aver abituato gli occhi a tutto l’oro delle decorazioni dell’arte barocca, sulla volta, potrete ammirare l’affresco “Morte e gloria di San Luigi” di Charles-Joseph Natoire del 1756 d.C.

All’interno della chiesa vi sono affreschi che vale la pena ammirare con calma, procedendo cappella per cappella…. vi consiglio di partire dalla navata di destra e lasciarvi per ultima quella a sinistra, più vicina all’altare. Non potete sbagliare: è quella con la folla intorno! L’interno è suddiviso in tre navate con cinque cappelle per lato e un coro centrale decorato con marmo perlato di Sicilia.

Anche se a richiamare l’attenzione maggiore è sempre la cappella Contarelli, anche le altre cappelle – dedicate a San Dionigi, Santa Cecilia, Santa Giovanna di Valois, San Luigi, San Sebastiano, all’Immacolata Concezione e alla Confraternita dei Lorenesi – contengono affreschi, dipinti o opere degne di nota (vedi il box dedicato in questa pagina).

E quando arriverete alla quinta cappella della navata di sinistra, chiamata cappella Contarelli, qualora non fosse illuminata, fate l’investimento di inserire una monetina nel sistema di illuminazione. Quando luce sarà, vi si pareranno davanti agli occhi, tanto vicini da poterne sentire l’odore, tre capolavori assoluti del Caravaggio: il Martirio di San MatteoSan Matteo e l’angelo e Vocazione di san Matteo.
Se volete saperne di più sul significato di quest’ultimo quadro e sul genio di Caravaggio, leggete questo articolo.

La Chiesa di San Luigi de’ Francesi è l’ovile consueto dove tutte le pecorelle di Roma aristocratica e delle colonie straniere accorrono tre volte la settimana per purificarsi nella tiepida e opaca eloquenza del padre Le Méhauté.

In verità, di tiepido nella chiesa di San Luigi non c’è che l’eloquenza del predicatore. Spira per le navate un’aura così rigida e la luce anche, piovente dall’alto, è così grigia ch’io non so come le peccatrici possano resistere un’ora nella quasi immobilità del pregare e dell’ascoltare.

Gabriele D’Annunzio

Per conoscere gli orari aggiornati delle messe e delle visite, oltre che gli eventi e ogni altro tipo di celebrazione, preghiera, incontro o veglia, vi consiglio di dare una sbirciata al sito ufficiale:

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Ok, è per lo più in francese… ma gli orari si capiscono, dai!

Per saperne di più sulle 5 chiese francesi a Roma, il sito da visitare è questo:

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Navata di destra

  • Presso il I pilastro: monumento ai soldati francesi caduti a Roma nel 1849 eretto da Pio IX
  • II cappella:
    • Storia della vita di Santa Cecilia” del Domenichino 1616 d.C.
    • Copia del “Santa Cecilia di Raffaello” (oggi a Bologna) eseguita da Guido Reni
  • IV cappella:
    • Giuramento di Clodoveo” di Jacopino del Conte
    • Esercito di Clodoveo” di Pellegrino Tibaldi
    • Battesimo di Clodoveo” di Sermoneta
      Per chi se lo stesse chiedendo, Clodoveo fu il secondo re Franco della dinastia dei Merovingi.

Navata di sinistra

  • I cappella:
    • San Sebastiano” di Girolamo Massei
  • III cappella,
    • San Luigi IX” di Plautilla Bricci del 1664
    • Scena della vita di San Luigi” di Giacinto Gimignani
San Luigi dei Francesi
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San Luigi dei Francesi
San Luigi dei Francesi

Il mistero del perché la chiesa che celebra la grandezza dei francesi ospiti tre capolavori di un artista italiano è presto spiegato dal nome della cappella stessa: le tre opere vennero commissionate a Michelangelo Merisi, conosciuto come il Caravaggio, dal cardinale Mathieu Cointrel, uno dei maggiori finanziatori storici, poi italianizzato in Contarelli.
Chissà se c’è un legame tra il fatto che il cardinale si chiamasse “Mathieu” e che al Caravaggio fu chiesto di rappresentare tre momenti della vita di “San Matteo”!

La chiesa, infine, ospita alcune tombe, tra cui quelle di:

  • Pauline de Beaumont, fatta costruire dal suo amante, François-René de Chateaubriand;
  • il cardinale François Joachin de Bernis, ambasciatore dei re Luigi XV e Luigi XVI;
  • Frederic Bastiat, grande pensatore liberale;
  • Giuseppe Sisco, primo chirurgo e Dottore dell’Università Sapienza;
  • Marin Tourlonias, capostipite della dinastia dei Torlonia, quelli dell’omonima villa che potrete trovate descritta in questo articolo.
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