Irlanda

L'isola di smeraldo

by Nemo

Cari viaggiatori, purtroppo questa pagina è ancora in costruzione, quindi ci troverete poche informazioni. È il solito problema: mi metto a scrivere o continuo a viaggiare e a raccogliere materiale?
Personalmente, cerco di farle entrambe le cose, quindi vi chiedo di avere pazienza e di tornare ogni tanto a farmi visita per vedere come evolve questa sezione del blog.

Go n-éirí leat!

Buona Fortuna in lingua irlandese

Come mi piace sottolineare, questo è un sito che parla di viaggi, e in particolare dei viaggi che ho fatto in prima persona. Quindi per quanto io possa mettermi a fare ricerche o copiare testi, non sarò mai preciso come un libro di storia o di geografia. Lo scopo di questa pagina, quindi, è quella di darvi le informazioni minime necessarie per aiutarvi a pianificare un viaggio, lasciando a voi il compito di approfondire quel particolare tema che troverete necessario alla vostra esperienza.

Come raccontarvi l’Irlanda?

Questa terra è stata cantata da tanti artisti e declamata da tanti poeti, e ciascuno ha saputo vederne un aspetto unico ed esemplare. Aver vissuto questa terra on-the-road mi ha fatto apprezzare uno degli appellativi con cui è conosciuta: la “terra di smeraldo“. Sì, perché a colpirti mentre macini chilometri e scopri paesaggi è l’immenso verde che ti si apre davanti.
A volte ordinato ma, più spesso, selvaggio.

Quando si parla di Irlanda, ci si riferisce comunemente a quell’85% di isola che si staccò dal Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord che quindi, per contrapposizione, occupa la parte a sud del confine. La separazione, come avviene usualmente in seno alle monarchie, non fu pacifica: dopo la Seconda Guerra Mondiale vi furono 2 anni e mezzo di guerra civile conosciuta come Guerra Anglo-Irlandese o anche Guerra d’Indipendenza Irlandese, dal gennaio 1919 all’11 luglio 1921: per gli inglesi fu l’atto indipendentista di ribelli, mentre per gli irlandesi fu la difesa dell’indipendenza auto-proclamata nella notte di Pasqua del 1916.
Dopo dure e sanguinose lotte (cito solo il primo “Bloody Sunday” di Croke Park) terminò il 6 dicembre 1922 con la proclamazione dello Stato Libero d’Irlanda, che sarebbe diventato, nel 1949, la Repubblica d’Irlanda o, in lingua irlandese, Poblacht na hÉireann o, più semplicemente Éire.

Non vi sentirete mai fuori posto, in Irlanda: la gente che incontrerete a volte sorride e altre volte vi brontola contro in un dialetto incomprensibile, ma è comunque gente di cuore: se vi troverete in difficoltà, è molto probabile che qualcuno si accosterà per aiutarvi; se sarete indecisi alla guida, raramente vi metteranno fretta suonandovi e, quando entrerete in un pub, salutate pure chi incontrate, perché di fronte a una birra tutti gli uomini sono amici!

Alcuni detti popolari potrebbero aiutarvi a capire meglio dove siete:

  • Le due migliori cure che ci siano sono una bella risata e una lunga dormita.
  • In paradiso non c’è la birra ed è per questo che beviamo qui.
  • Che tu possa arrivare in paradiso mezz’ora prima che il diavolo si accorga che sei morto.
  • Tutto è piacevole finché una mucca non entra nel tuo giardino.
  • Possa la tua fortuna superare i quadrifogli che crescono, e possa non turbarti mai ovunque tu vada.
  • I tuoi piedi ti porteranno dove va il tuo cuore.

l’ultima, in particolare, l’abbiamo conosciuta in tante forme, ma è qui in Irlanda che nasce.

ATTENZIONE!


Siamo abituati a immaginare gli irlandesi avvezzi all’uso di alcol e a fumare liberamente in compagnia, dato che hanno esportato nel mondo il loro modello di “pub irlandese“, e invece è bene sapere che questi argomenti sono discussi, sentiti e… regolamentati!

  • Dal 2004, è vietato fumare nei luoghi pubblici come pub, ristoranti, bar, locali notturni, ostelli e hotel. Gli irlandesi rispettano rigorosamente questa legge.
  • Nonostante l’amore e la tradizione per la birra di qualità, la legge dice che è illegale essere ubriachi sul suolo pubblico. Sono previste multe a 2 zeri, quindi fate attenzione!

La guida è a sinistra. Il ché è semplice, una volta che hai preso l’abitudine a cambiare la marce con la mano destra e a sorpassare a destra. Il problema arriva quado incontri una rotatoria: contrariamente all’istinto, dovrete girare verso sinistra (senso orario) e dare precedenza a chi proviene dalla vostra destra.

  • Siamo in Unione Europea, quindi la patente italiana è valida, ma per esperienza personale, portate anche un documento con una foto più recente se quella della patente risale alla comunione, perché a volte gli autonoleggi sono pignoli.
  • I limiti di velocità sono espressi in Km/h, come da noi, quindi non avrete la classica scusa “mi perdoni agente, ho fatto male la conversione!”
  • L’Irlanda è disseminata di autovelox e la polizia stradale può esigere il pagamento di un’infrazione in diretta se ti coglie in flagranza di reato.
Samuel Beckett Bridge sul Liffey a Dublino
Samuel Beckett Bridge sul Liffey a Dublino

La bandiera irlandese

La bandiera dell’Irlanda è un tricolore molto simile al nostro (che infatti può essere confuso quando è sbiadito) in cui c’è l’arancione al posto del rosso. Anche in questo caso, il verde è dal lato dell’asta, sulla sinistra.
L’articolo 7 della Costituzione Irlandese, non dice molto di più:

The national flag is Tricolour. The principal colors are green, white and orange“.

Venne adottata come bandiera nazionale dello Stato Libero Irlandese nel 1922 e successivamente divenne la bandiera della Repubblica. Purtroppo, per la storia di lotta fratricida che ben conosciamo, gli intenti iniziali di stimolare unità e rispetto tra nazionalisti, rappresentati dal colore verde, e unionisti, rappresentati dall’arancio, non furono mai realizzati perché il tricolore venne spesso usato come simbolo da una delle parti in contrapposizione all’Union Jack.
Solo con l’Accordo di Belfast del 1988 (conosciuto anche come l’Accordo del Venerdì Santo) si raggiunse l’equilibrio per cui i simboli nazionali venissero utilizzati con rispetto da entrambe le parti.

Oltre che con la nostra, c’è un’altra bandiera con cui può essere confuso il tricolore irlandese, ed è quella della Costa d’Avorio che, pur avendo gli sessi colori, ha le bande invertite e differisce nelle proporzioni.

2 simboli importanti

Ci sono 2 simboli che da sempre sono legati a questo Paese:

  • L’Arpa Celtica, che riproduce l’arpa di re Brian Bórumha mac Cennétig (re d’Irlanda tra il 1002 e il 1014), conservata nel Trinity College di Dublino. Raffigurata in oro su sfondo blu, è lo stemma ufficiale irlandese.
  • Il Trifoglio, legato alla figura del patrono nazionale San Patrizio: egli lo utilizzava per illustrare al popolo il concetto di Trinità.
  • La Croce Celtica, ovvero una croce con un cerchio intorno all’incrocio dei bracci: si dice che San Patrizio, iniziando la sua predicazione, trovò molta superstizione e allora sovrappose alla croce cristiana il simbolo del sole.

La scheda dell’Irlanda

  • Nome originale: Poblacht na hÉireann/Republic of Ireland
  • Simbolo internazionale: IE, IRL
  • Nome italiano: Repibblica d’Irlanda, Eire
  • Lingue ufficiali: Irlandese, Inglese
  • Nome degli abitanti: Irlandesi
  • Capitale: Dublino
  • Governo: Repubblica parlamentare
  • Moneta: Euro
  • Festa nazionale: 17 marzo (San Patrick Day)
  • Popolazione: 5.194.336 abitanti (fonte: Eurostat)
  • Membro UE dal: 1 gennaio 1973
  • Membro ONU dal: 14 dicembre 1955
  • Membro NATO: No
  • Superficie: 69.947 Kmq (fonte: Eurostat)
    • …di cui acque: 2,00%
  • Fiumi principali: Shannon (360 Km), Barrow (192 Km) e Suir (184 Km)
  • Laghi: Corrib (176 Km²), Derg (118 Km²) e Ree (105 Km²)
  • Coste:
    • Oceano Atlantico (ovest)
    • Mare Celtico (sud-ovest)
    • Mare d’Irlanda (est)
  • Estensione costiera: circa 1.448 km
  • Confini: Irlanda del Nord (UK) (nord)
  • Isole principali: Achill (148 Km²), Isole Aran (47 Km² – Inishmore 31 Km²) e Valentia (26 Km²)
Sede del Parlamento Irlandese a Dublino
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GIà al ritiro bagali inziano ad avvisarti!
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Il castello di Killarney
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La natura accogliente del Connemara
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La Cattedrale di San Patrizio
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