Cattedrale di Sant Olav

Cattedrale di Sant’Olav

Sankt Olav domkirke

by Nemo

La Cattedrale cattolica

La Cattedrale di Sant’Olav (in norvegese: Sankt Olav domkirke) è la cattedrale cattolica di Oslo.
È consacrata a Sant’Olav, ovvero a Olav II Haraldsson chiamato anche il Voluminoso, che nacque nel 995 da stirpe vichinga. In Inghilterra conobbe il cristianesimo e chiese il battesimo nel 1014 a Rouen.
Divenuto re di Norvegia nel 1016 dopo aver sconfitto i movimenti pagani legati a suo fratello Harald, promosse il cristianesimo in tutto il territorio del regno costruendo la maggior parte delle chiese cattoliche oggi presenti e “importando” dall’Inghilterra molti sacerdoti cattolici. Passò alla storia come Olav “il Santo” guadagnandosi, oltre alla canonizzazione, di essere il patrono della Norvegia.

Pur essendo la chiesa più importante della capitale norvegese dedicata al culto di sant’Olav e, al tempo stesso, l’episcopio della diocesi cattolica di Oslo, questa chiesa non custodisce il corpo del santo, che invece è conservato nella Cattedrale di Nidaros a Trondheim.

Rispetto alla sua cugina luterana, è meno centrale e per visitarla dovrete andare verso il cimitero del Nostro Salvatore (Vår Frelsers gravlund) con Æreslunden, il cimitero delle persone celebri, così con l’occasione potrete passare a visitare la tomba di Edward Munch o di Henrik Ibsen. In questo articolo vi suggerisco un itinerario scenografico che comprende anche la visita alla Cattedrale.

All’epoca della costruzione, nel 1856, qua era tutta campagna.
Dal 1953 è la sede del vescovo ed è stata eletta al rango di Cattedrale della diocesi di Oslo.

L'interno della Cattedrale di Sant'Olav
L'interno della Cattedrale di Sant'Olav
La facciata neogotica della Cattedrale
La facciata neogotica della Cattedrale
L'altare circondato dalle vetrate dell'abside
L'altare circondato dalle vetrate dell'abside
L'ambone accanto all'altare
L'ambone accanto all'altare
Le reliquie di Sant'Olav
Le reliquie di Sant'Olav
Il fonte battesimale e il reliquiario
Il fonte battesimale e il reliquiario
L'organo rialzato sul fondo della chiesa
L'organo rialzato sul fondo della chiesa

La Cattedrale del Popolo

Anche se non è grandissima come ci aspetteremmo da una cattedrale, questo edificio neogotico in mattoni rossi con l’imponente campanile slanciato verso l’alto ha comunque il suo fascino. Posto all’incrocio di due vie, che scendono dai lati del cimitero, sembra puntare verso il fiordo come un vascello vichingo.
Lo stile è neogotico.

L’interno è più accogliente dell’esterno, meno austero e più rilassante: la luce del giorno passa attraverso quattro vetrate per lato su cui sono ritratti 8 santi (4 nella parete di destra e 4 in quella di sinistra)… non vi riporto i nomi perché non ne conoscevo neanche uno, a parte sant’Olav e Santa Sunniva, che avevo già visto in altri posti della Norvegia.
L’interno ha 3 navate separate da colonne che terminano in volte a crociera sul soffitto bianco. Le colonne sono realizzate in granito norvegese e sono frutto del restauro eseguito nel 1975-76 dagli architetti Thomas Thiis-Evensen e Jan Sigurd Østberg.

L’altare, anch’esso in granito norvegese, è molto semplice ed è incorniciato dalle tre vetrate dipinte dell’abside dove ci si aspetterebbe di vedere una pala d’altare: grazie a questa scelta stilistica, la luce investe il presbiterio e gli conferisce un’atmosfera gioiosa. Sulle pareti ai lati dell’altare, di fronte alle panche delle navate laterali, ci sono due riproduzioni di dipinti di Raffaello.
Il battistero è in granito.

Anche se, come vi dissi all’inizio di questo articolo, il corpo di Sant’Olav non è qui ma a Trondheim, nella navata di destra c’è comunque una reliquia importante, ovvero la tibia del santo donata dal re danese Federico VII nel 1862. Il reliquiario, copia di quello originale, fu un dono del sovrano per la regina svedese Josefine, di fede cattolica . Il reliquiario originale è tutt’oggi conservato presso il Museo Nazionale di Copenaghen.
La reliquia qui custodita sembra sia l’unica originale rimasta di Sant’Olav.

Sul fondo della chiesa, in posizione rialzata, c’è l’organo con 20 registri costruito dalla fabbrica di J. H. Jørgensen di Oslo.

La cosa che affascina di più di questa chiesa è che, riluttante agli sfarzi e alle ricchezze tipiche di una cattedrale, oggi sia sede di una comunità di fedeli fiorente e partecipativa, come una qualsiasi parrocchia di quartiere.

Le messe in Cattedrale

Una curiosità legata alla cattedrale è che è che la prima messa vi fu celebrata il 24 agosto del 1856 ma siccome non c’era neanche un vescovo cattolico nel Paese, la consacrazione avvenne solo l’8 agosto di 40 anni dopo.

Oggi la messa, molto suggestiva per l’ambiente raccolto e i canti, viene recitata in norvegese, ma la Cattedrale è famosa per ospitare molte funzioni in altre lingue: la domenica c’è anche in inglese e ogni primo sabato del mese anche in lingua italiana. In questa pagina potete vedere la programmazione delle messe internazionali. 

Se voleste assistere a una messa solenne, oltre alle feste di precetto, vi consiglio di venire a Oslo il 29 luglio.

Le vetrate laterali con i santi norvegesi
Le vetrate laterali con i santi norvegesi

Il pellegrinaggio del nord

Così come in Italia è celebre la via Francigena o il Cammino di San  Benedetto, come in Spagna si percorre il Cammino di Santiago o in Terra Santa si cammina verso Gerusalemme, anche per i Paesi Scandinavi è d’uso percorrere vari sentieri che attraversano Norvegia, Svezia e Danimarca per dirigersi verso la Cattedrale di Nidaros a Trondheim in cammino verso la tomba di Sant’Olav. La particolarità di questo santo è quella di essere considerato santo e martire sia dalla Chiesa Cattolica, sia da quella Ortodossa e, in generale, da tutte le chiese che ammettono il culto dei santi.

In inglese è conosciuta come la San Olaf Way ed è molto più sfidante degli altri cammini più famosi: il clima, il terreno e la difficoltà di procurarsi acqua e cibo ne fanno una prova impegnativa destinata a persone preparate, allenate e ben equipaggiate.

Le direttrici più famose sono:

  • Romboleden o The Rombo pilgrim way;
  • Nordveien o The Northern pilgrim way;
  • Osterdalsleden o The Osterdal pilgrim way;

Da Oslo parte il Sentiero Gudbrandsdalen, che è Il percorso di San’Olav più lungo con i suoi 643 km da percorrere in circa 32 tappe che si percorrono in circa 4 settimane. È considerato il tracciato più popolare e ha due varianti lungo il percorso che differiscono per il paesaggio che si incontra per ricongiungersi ad Hamar.

Lungo la strada si incontrano delle croci e dei segnali con la distanza dalla Cattedrale di Nidaros: quello di Oslo segna 639Km (è posto di fronte alla Gamle Aker Kirke, di cui vi ho già parlato in questo articolo).

Il cippo di Oslo sul Cammino di Sant'Olav
Il cippo di Oslo sul Cammino di Sant'Olav
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