Chiesa dei santi Pietro e Paolo

Chiesa dei Santi Pietro e Paolo

Kościół ŚŚ Piotra i Pawła w Krakowie

by Nemo

Il barocco parte da qui!

La chiesa dei Santi Pietro e Paolo è nella parte bassa dello Stare Miasto, lungo la via Grodzka e si incontra poco prima di arrivare ai piedi della collina del Wawel. È la prima chiesa cattolica polacca realizzata in stile barocco. Fu commissionata per l’ordine dei Gesuiti dal re Sigismondo III sotto la direzione dei lavori dell’italiano Giovanni De Rossi e, successivamente, di Giovanni Battista Trevano.
L’inaugurazione avvenne nel 1635.
Tra il 1809 e il 1815 divenne chiesa ortodossa per tornare poi nell’ambito di Santa Romana Chiesa.

Quando si arriva al muretto che delimita il sagrato si viene accolti dall’ultimo elemento aggiunto in ordine di tempo (per la precisione, nel 1772), e cioè le statue dei dodici apostoli realizzate in pietra calcarea. In realtà, quelle che incontrate oggi sono dodici copie, perché le piogge acide rovinarono quelle originali.

La facciata si ispira a quella della Chiesa del Gesù a Roma, ma le statue sono relative a quattro santi dell’ordine dei Gesuiti: sant’Ignazio di Loyola, san Francesco Saverio, san Stanislao Kostka e san Luigi Gonzaga. I Gesuiti, infatti, arrivarono a Cracovia nella seconda metà del Cinquecento, dopo il Concilio di Trento, ma si erano stabiliti nella chiesa di Santa Barbara, a sud del Wawel, e quindi fuori dal centro. Si pensa che, per realizzare l’esterno, diedero fondo al budget e questo li portò a realizzare degli interni più austeri, per quanto sempre in stile barocco.

La pianta è a croce latina ed è sormontata dalla cupola che sembra reggersi sui quattro evangelisti. Gli interni, a confronto della facciata e della cupola, sembrano quasi grezzi, pur nella loro maestosità. Gli stucchi che adornano la pietra bianca sono opera di Kazimierz Kaliski e Giovanni Battista Falconi, lo stesso che realizzò le statue dei quattro evangelisti sotto la cupola.
L’altare è caratterizzato da un dipinto del 1820 di San Pietro che riceve le Chiavi del Regno, realizzato dall’artista Józef Brodowski. L’abside del presbiterio si completa con scene della vita e della morte dei santi Pietro e Paolo e le statue di San Wojciech e San Stanisław, patroni della Polonia.

La proprietà passò dai Gesuiti ai Cistercensi, per finire sotto la gestione della chiesa di Tutti i Santi a metà del XIX secolo. Attualmente è una sorta di Pantheon nazionale, ovvero un luogo sacro dove seppellire personaggi la cui vita si è intrecciata con quella della patria. La zona delle tombe illustri è nell’ipogeo.

Tra i nomi dei personaggi celebri che riposano a San Pietro e Paolo, possiamo citare il vescovo Tadeusz Pieronek, il drammaturgo Sławomir Mrożek, il compositore Krzysztof Penderecki e il fisico Zygmunt Wróblewski.

Il pendolo di Foucault

In determinati giorni (quando sono andato io era il giovedì, ma potete leggere le informazioni aggiornate sul sito ufficiale della chiesa) viene appesa alla cupola una fune lunga ben 46,5 metri terminante con un peso che funziona come un Pendolo di Foucault. Con la sua oscillazione, basandosi sul principio di immutabilità del piano di oscillazione di un pendolo e sull’inerzia, permette di dimostrare sperimentalmente che la Terra ruota attorno al proprio asse.

L'accoglienza dei 12 apostoli
L'accoglienza dei 12 apostoli
La navata centrale della chiesa
La navata centrale della chiesa
Scorcio interno di San Pietro e Paolo
Scorcio interno di San Pietro e Paolo
Veduta laterale della cupola
Veduta laterale della cupola
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