Piazza del Mercato

Cracovia

Stołeczne Królewskie Miasto Kraków

by Nemo

La città di Casimiro il grande

Il fatto che sia il capoluogo della regione (voivodato) chiamata “Piccola Polonia” (Małopolskie) non vi deve confondere: Cracovia, o formalmente la Città Reale Capitale di Cracovia (Stołeczne Królewskie Miasto Kraków) è la seconda città della Polonia, sia per superficie che per numero di abitanti.
Si tratta di una delle città più antiche della nazione ed è stata spesso al centro della storia di tutta Europa. Un esempio su tutti: l’Università Jagellonica, fondata nel 1364 da Casimiro III, è una delle più antiche al mondo e tra i suoi studenti vanta personalità come Niccolò Copernico, che poco dopo avrebbe formulato la teoria eliocentrica, Karol Wojtyla, che sarebbe diventato papa col nome di Giovanni Paolo II, e Ivo Andrić e Wisława Szymborska, che avrebbero portato il premio Nobel in Polonia.
Una leggenda narra anche di una certa studentessa Nawojka, che – a dispetto del proprio sesso – riuscì a completare gli studi travestendosi da uomo.

Cracovia è la principale meta turistica della Polonia, con più visitatori della capitale Varsavia, anche perché può essere usata come base per escursioni in altri luoghi celebri della Polonia del sud, come i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau, le miniere di sale di Wieliczka, le località turistiche di Zakopane e dei monti Tatra con le loro terme e il santuario della Madonna Nera di Czestochowa (Jasna Gora).

Nonostante la sua superficie di 326 Kmq, girare per Cracovia è molto semplice, perché la maggior parte delle attrazioni turistiche sono concentrate nello splendido centro storico, un piccolo gioiello che sembra essersi fermato nel tempo a quando i signorotti giravano in carrozza per le vie della città tra l’ampia piazza del mercato e le suggestive chiese dai tetti spioventi, certi della protezione dei sovrani, che li osservavano dal castello, e di quella di Dio, rappresentato dalla maestosa e bizzarra cattedrale, entrambi sul colle del Wawel.

Il centro di Cracovia è un capolavoro d’altri tempi, tanto da essere iscritto nella lista dell’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità. Viene chiamata Città Vecchia o Stare Miasto e, come un piccolo scrigno, è completamente circondato dai giardini del Planty, una sorta di corona verde ampia un centinaio di metri che corre lungo tutto il perimetro e offre ristoro e tranquillità a qualsiasi ora del giorno e della notte. Non potrete perdevi per le vie del centro, perché primo o poi incontrerete il Planty e tornerà l’orientamento.

Se venite da nord, superata le fortificazioni medievali del Barbacane, entrerete nel centro storico attraverso la porta San Floriano, che vi immetterà nella via Floriańska, piena di negozi, ristoranti e caffè, fino a ritrovarvi nella magnifica Piazza del Mercato (Rynek Główny) che è, con i suoi circa 200 metri di lato, la piazza medievale più grande d’Europa.
Al centro della piazza c’è il Mercato dei Tessuti (Sukiennice), che ospita la sala principale del Museo Nazionale di Cracovia, ovvero solo una piccola parte delle 700 000 opere dislocate tra tutte le sedi del museo sparse per Cracovia (tra i quali, la celeberrima “Dama con l’ermellino” di Leonardo Da Vinci, esposta nel Museo Czartoryski). A dispetto del nome, al piano stradale dell’edificio c’è un caratteristico mercato che non vende solo tessuti, ma artigianato locale vario, dall’arte di intagliare il legno ai gioielli in ambra.
Di fronte al mercato, in un angolo della piazza, fa bella mostra di sé la facciata di uno dei simboli più amati della città: la Basilica di Santa Maria (Kościół Mariacki). Sono caratteristiche le sue due torri di altezza diversa: su una c’è una campana e sull’altra un trombettiere che ogni ora suona la melodia dell’Hejnał, o chiamata a raccolta (vi consiglio di leggere le storie legate a questo luogo, tra tradizione e leggenda, in questa pagina).
Completano la cornice della piazza i tantissimi ristoranti con tavolini all’aperto, la piccola chiesa di Sant’Adalberto (una delle più antiche della Polonia) con l’adorazione perpetua, la torre (Wieża ratuszowa), che sorge dove un tempo c’era il Municipio, e l’incessante via vai delle carrozze.

La piazza del Mercato
Con tutta la famiglia nella piazza del Mercato

La scheda della città

  • Superficie: 326,8 km²
  • Abitanti: 779.966 (dati 2020)
  • Densità: 2.386,68 ab./km²
  • Altitudine: 219 m s.l.m.
  • Nome abitanti: cracoviani
  • Patroni: San Stanislao
  • Festa patronale: 11 aprile
  • Prefisso: 12
Paczki: le ciambelle polacche alla marmellata di rose
Paczki: le ciambelle polacche alla marmellata di rose
La basilica di notte
La basilica di Santa Maria illumina la notte di Cracovia
Chiesa di San Francesco
L'interno della maestosa chiesa di San Francesco è dominato dal legno
Chiesa dei santi Pietro e Paolo
I 12 apostoli accolgono i fedeli nella chiesa dei santi Pietro e Paolo
Chiesa di Sant Andrea
Il suggestivo interno della chiesa di Sant'Andrea

La via delle chiese

La via che dalla piazza del Mercato conduce al colle del Wawel si chiama Grodzka e vi si trovano molti negozi, ristoranti e forni dove prendere dolci tradizionali polacchi da gustare lungo il passeggio. Ai bordi di questa direttrice, inoltre, si possono trovare le più importanti chiese del centro storico, come la Basilica di San Francesco d’Assisi (Bazylika Franciszkanów św. Franciszka z Asyżu), la Basilca della Santa Trinità (Bazylika Dominikanów pw. Świętej Trójcy w Krakowie), la chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Kościół św. Piotra i Pawła w Krakowie) e la  chiesa di Sant’Andrea (Kościół św. Andrzeja w Krakowie).

Il colle del Wawel

Senza accorgervene, sarete arrivato ai piedi della collina del Wawel, che da questa parte non dà l’idea della roccaforte, se non per le salite che dovrete fare per accedere al Castello (Zamek Królewski na Wawelu) e alla Cattedrale (Katedra Wawelska). Se, invece, arriverete dal lato della Vistola, l’approccio cambia: il castello, con le sue torri e le mura di mattoni rossi a strapiombo sulle rive del fiume, vi darà l’impressione di essere lì a scrutare l’orizzonte in difesa degli abitanti di Cracovia. A difendere le rive c’è l’onnipresente statua del Drago del Wawel (Smok Wawelski), un rettile a sei zampe che sputa fuoco a beneficio di ogni sorta di selfie.

Di fronte al drago parte una piccola “Avenue of Stars”, ovvero una via con stelle dorate che ricordano personaggi del mondo dello spettacolo, come Roman Polanski, Elvis Presley, Celine Dion, Michael Jackson e Claudia Cardinale. Il perché siano qui è uno dei misteri di Cracovia che non ho risolto, ma se volete conoscerne altri, andate subito alla sezione “Curiosità su Cracovia“. Se seguite questa Walk of Fame che non ci ha creduto abbastanza, arriverete ai moli di imbarco per le crociere sulla Vistola, un modo alternativo per vedere la città da una prospettiva differente.

La collina del Wawel domina il panorama sul fiume Vistola
La collina del Wawel domina il panorama sul fiume Vistola
Il Drago del Wawel sta a guardia delle mura
Il Drago del Wawel sta a guardia delle mura
La Cattedrale del Wawel di fronte al Castello di Cracovia
La Cattedrale del Wawel di fronte al Castello di Cracovia

I quartieri ebraici

Prima di tuffarsi nei caratteristici quanto vivaci quartieri ebraici a sud del centro storico, è bene richiamare un po’ di storia o vi perderete molta di quella suggestione respirabile dalle vie di Kazimiers e Podgórze. Per farlo, però, vi rimando all’articolo sui quartieri ebraici.
Sia Kazimiers, a nord della Vistola, che Podgórze, a cui vi consiglio di accedere dal bellissimo ponte pedonale di Father Bernatek (Kładka Ojca Bernatka), hanno fatto da scenario alla tragica e violenta invasione dell’esercito nazista che da qui ha iniziato le operazioni di pulizia etnica e le deportazioni verso i campi di concentramento. Oggi sono l’emblema del riscatto: pur mantenendo una tristezza di fondo legata a una memoria che deve rimanere per impedire che quello che è stato si verifichi di nuovo, le vie si sono riempite di locali, ristoranti e bar, quasi a voler celebrare la vita con tutte le proprie forze. Ma il cuore di questi quartieri resta nelle testimonianze dell’Olocausto, con i memoriali e i luoghi in cui si svolsero gli eventi, le sinagoghe che permettono di accostarsi alla cultura e alle tradizioni ebraiche, come la Sinagoga Tempel in stile neo-moresco costruita nel 1860, la Sinagoga Remuh o la Vecchia Sinagoga (Stara Synagoga) e i mercati, nei quali perdersi tra la folla.
Alcuni luoghi storici dell’Olocausto sono oggi musei, come la fabbrica di Oscar Shidler o la farmacia di Tadeusz Pankiewicz.

A testimoniare la capacità di convivere anche tra religioni ed etnie diverse (grazie anche all’opera portata avanti da Casimiro il grande) alle sinagoghe si alternano le grandi chiese cristiane, come Santa Caterina d’Alessandria (Kościół pw. św. Katarzyny Aleksandryjskiej Klasztoru Augustianów), la basilica del Corpus Christi (Bazylika Bożego Ciała w Krakowie) e la chiesa barocca di Skałka, o San Stanislao sulla roccia (Bazylika św. Michała Archanioła i św. Stanisława w Krakowie): il luogo in cui avvenne il martirio del santo.

La facciata esterna della Vecchia Sinagoga nel Kazimierz
La facciata esterna della Vecchia Sinagoga nel Kazimierz
Gli acrobati rappresentati sul Father Bernatek’s Bridge
Gli acrobati rappresentati sul Father Bernatek’s Bridge
Gli sfarzosi interni barocchi della basilica del Corpus Christi
Gli sfarzosi interni barocchi della basilica del Corpus Christi

Una figura ingombrante

Pensando a Cracovia e all’aspetto religioso della città non si può non partire da Karol Wojtyla, che fu studente nell’Università Jagellonica e sacerdote nella chiesa di San Floriano nel periodo dell’occupazione nazista. Fu vescovo della città dal 1964 al 1978, costretto a lasciarla solo per quel viaggio verso Roma, per diventare di fronte al mondo Giovanni Paolo II, il papa polacco, titolare di uno dei pontificati più lunghi della storia. Erano 455 anni che non veniva eletto un papa straniero e lui esordì dicendoci “se mi sbaglio mi corrigerete!

Girando per Cracovia vi sarà impossibile non pensarci, tra le centinaia di dediche, i dipinti, le statue e le reliquie sparse nella maggior parte delle chiese. In particolare, potrete visitare la Chiesa di San Floriano (Bazylika św. Floriana w Krakowie) che fu la sua parrocchia dal 1949 al 1951.

A due passi da Cracovia c’è Wadowice, dove è nato, ma anche il Santuario della Divina Misericordia di Łagiewniki, che il cardinal Wojtyła elesse a santuario in quanto casa delle spoglie di suor Faustina.

A lui si deve la canonizzazione di santi polacchi come Massimiliano Kolbe ed Edith Stein, uccisi nel campo di sterminio di Auschwitz, santa Cunegonda (Kinga) protettrice della Polonia e suor Maria Faustina Kowalska, l’apostola della Divina Misericordia.

Giovanni Paolo II
Ricordi di Giovanni Paolo II al Museo Arcidiocesano
Giovanni Paolo II
Reliquie di Giovanni Paolo II nella Chiesa di San Floriano

Crocevia dell’Europa

In un punto di passaggio tra l’Europa dell’Est e l’Europa occidentale, Cracovia è stata da sempre il luogo della sintesi di culture diverse e, a volte, diametralmente opposte. L’importanza dei ruoli che ha ricoperto nella storia della Polonia e del continente europeo è ormai storia. Ma non vi illudete che sia finita qui: questo ruolo continua, come racconta il seguente curriculum di tutto rispetto.

Cracovia è sede arcivescovile dal X secolo e ha la sua cattedra nella chiesa dei santi Stanislao e Venceslao.
Nel 2000 venne scelta come Capitale Europea della Cultura.
Nel 2013 fu la prima città europea a ricevere il titolo di “città della letteratura” assegnato dall’UNESCO.
Nel 2014 è stata scelta cime Città Europea dello Sport e, nello stesso anno, ha organizzato il campionato mondiale di pallavolo. Due anni dopo è la volta del campionato europeo di pallamano.
Per quanto riguarda i giovani e la fede, nel 2016 ha ospitato la 31ª Giornata mondiale della gioventù in occasione del Giubileo straordinario della misericordia: 2 milioni di giovani pellegrini presero parte alla veglia del sabato sera con Papa Francesco (nel 1991 si svolse la prima GMG sul territorio polacco ma a Częstochowa  con Papa Giovanni Paolo II).

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Muoversi a Cracovia

Partiamo col dire che gran parte delle attrazioni che si possono visitare in un limitato numero di giorni sono concentrate tra il centro storico e i quartieri ebraici. Il primo è quasi interamente area pedonale e in mezz’ora al massimo si percorre da un estremo all’altro. Per Kazimiers e Podgórze c’è da camminare un po’ di più, ma si resta sempre nell’ambito di una bella passeggiata da completare in giornata.
Personalmente, non ho visto particolari barriere architettoniche per le sedie a rotelle o i passeggini, a parte alcune vie con marciapiedi molto stretti: in quel caso dovrete armarvi di pazienza per trovare vie alternative, che comunque non mancano.

Collegamenti con l’aeroporto

L’aeroporto di Cracovia è intitolato a Giovanni Paolo II, ma è conosciuto anche come Kracow-Balice (sito ufficiale). SIamo a soli 11 chilometri dal centro di Cracovia e quindi il viaggio non è lungo e, se foste tipi “comodosi”, potreste optare per un taxi: il viaggio dura circa 25 minuti e la tariffa è stabilita alla partenza (quando sono andato io, nel 2023, era di circa 100 złoty).

Una via più economica e molto comoda per il trasporto dei bagagli è il Balice Express, un trenino che collega l’aeroporto alle principali stazioni di Cracovia, tra cui Kraków Główny, in centro città. Con una frequenza di una corsa ogni mezz’ora, il viaggio dura circa 20 minuti e il costo del biglietto è di 17 złoty a persona (verificate gli aggiornamenti di prezzo in questa pagina). I biglietti possono essere acquistati a bordo o dalle macchinette all’aeroporto e alla stazione di Krakow Glowny. Ah… i cani pagano 3 złoty.
Il servizio non funziona nelle ore notturne.

Se ancora non siete soddisfatti, c’è la terza possibilità (escluso il car rental o il noleggio con conducente, chiaramente): il buon vecchio bus, un po’ più scomodo, ma decisamente più economico! Dal Terminal 1 potrete trovare diverse linee, tra cui il 208, il 209, il 300 e il notturno 902 (molto utile nelle ore in cui il servizio del treno non funziona).

Per informazioni sui bus disponibili e le tariffe potete consultare il sito dell’aeroporto oppure direttamente quello del trasporto pubblico di Cracovia.

Trasporto Pubblico

Il trasporto pubblico di Cracovia si compone principalmente di BUS e TRAM gestiti dalla società ZTP (Zarząd Transportu Publicznego w Krakowie). Le corse sono frequenti e le linee capillari su tutto il territorio. Le tariffe sono abbastanza economiche per gli standard europei.

Per orientarvi, la zona centrale di Cracovia è la “Zona I” ed è coperta dalle linee cosiddette “Urbane” che sono riconoscibili da numeri inferiori al 200. Dal 200 in su iniziano i bus che viaggiano verso le zone più esterne. Ad esempio, il 208 e il 209 vanno verso l’aeroporto che è in “Zona II“.

  • In questa pagina trovate le tariffe in base alla durata del biglietto e alle zone di validità.
  • In questa pagina trovate una mappa con le linee urbane.
  • In questa pagina (purtroppo solo in polacco) trovate un simulatore per pianificare il vostro viaggio.

Se aveste bisogno di ulteriori informazioni o di assistenza vis a vis, sappiate che, nella hall della stazione centrale di Kraków-Główny, c’è il KMK Passenger Service Points.

Spostarsi in bicicletta

Noleggiare una bici e muoversi su due ruote è una delle scelte possibili nei mesi estivi. Cracovia offre una rete di piste ciclabili e raramente si hanno salite o discese degne di nota, quindi ci si può spostare con poca fatica.
Attenzione, però: appena si esce dalle aree pedonali o dalle aree più turistiche e ci si immette nel traffico cittadino, la situazione si può fare pericolosa perché gli abitanti di Cracovia hanno una guida abbastanza “sportiva” e il traffico canalizzato, specialmente intorno al centro, stimola l’autista di auto al sorpasso selvaggio o all’accelerata inaspettata.

  • In questa pagina potete trovare delle “good practices” per la guida in bicicletta suggerite dall’azienda dei trasporti.
  • In questa pagina potete trovare la mappa delle piste ciclabili e la mappa interattiva dei posti si self-repairing.

È molto facile trovare centri per il noleggio nel centro storico e le tariffe non sono alte. Inoltre, molte agenzie turistiche locali organizzano tour in bicicletta con guida tra le vie della città.

Kracow Card

Una soluzione per muoversi in Cracovia con i mezzi pubblici è quella di acquistare una Krakow Card: si tratta di una tessera della durata di 1, 2 o 3 giorni che permette l’uso illimitato di bus e tram e dà accesso a molti musei e gallerie della città, come la chiesa di Santa Maria, il museo sotterraneo del Mercato dei Tessuti, il Barbacane, il museo Czartoryski (dove si può ammirare “La Dama con l’Ermellino”), la vecchia Sinagoga, il Galicia Jewish Museum e la fabbrica di Schindler.
Alcune visite, come il Rynek Underground, richiedono una prenotazione preventiva per ottenere l’orario di accesso.

Per risparmiare qualche euro c’è anche la versione senza mezzi pubblici.

Diario di Viaggio

L’ultima spiaggia


Tutte le volte che sono stato a Cracovia ho trovato comodo prenotare un hotel nella parte alta del centro storico, non troppo distante dalla stazione centrale di Kraków Główny per poi muovermi a piedi, specialmente nelle strade pedonali che attraversano lo Stare Miasto.

Se voleste avere una panoramica dei quartieri per poi tornare in un secondo tempo nelle zone che vi hanno maggiormente colpito, una buona opportunità è data dai tour in tuk tuk, un buon compromesso tra un mezzo di trasporto a motore e una passeggiata con pochi compagni. Si tratta di un viaggio pieno di adrenalina, visto che vi sembrerà di dover schivare le altre vetture che vi punteranno sistematicamente lungo la strada! Se poi vi dovesse piovere, state certi che diventa ancora più divertente!

Anche i quartieri ebraici sono da visitare preferibilmente a piedi perché, oltre alle attrazioni turistiche e storiche principali, è bello prendersi il proprio tempo e respirare la vera atmosfera dei vicoli e degli scorci meno di passaggio.
Invece, per dirigersi verso località più distanti dal centro, come il santuario di Łagiewniki, il tram è il mezzo più diretto ed economico per spostarvi di quartiere e poi proseguire a piedi pe gli ultimi metri.

Per destinazioni ancora più lontane, come le miniere di sale di Wieliczka, ci sono i trenini frequenti, veloci ed economici.

Non so se capiti anche a voi ma, preso dall’euforia di vedere cosa c’è dietro l’angolo, mi ritrovo spesso a fare chilometri senza rendermene conto e, quando è ora di tornare indietro, mi rendo conto di essermi allontanato tanto e, tutto insieme, comincio a sentire una certa stanchezza. In questi casi, se non ho particolari programmi, accetto la sfida del destino e mi prendo il tempo necessario per ricaricarmi in un’osteria che mi ispira per poi rimettermi in marcia dopo il salutare e gratificante riposo.
Alternativamente, cerco un mezzo di trasporto che mi riavvicini al punto di partenza. A Cracovia ho scoperto un trucco per tornare verso il centro in modo pittoresco, rapido ed economico: nel tardo pomeriggio e verso sera, se vedete un tuk tuk vuoto parcheggiato a bordo strada, provate a passare vicino all’autista fissandolo e, 9 volte su 10, sarà lui stesso a offrirvi un passaggio a pochi złoty. Questo perché è anche lui a fine giornata, ha terminato i tour programmati e ora deve rientrare alla base. Portare anche voi non gli costa molta fatica e gli permette di arrotondare l’incasso della giornata.
Per voi sarà l’occasione di sapere cosa prova un abitante di Cracovia quando torna dal lavoro e deve scavalcare le mandrie di turisti che attraversano le strade…. altro che videogioco!

Come quando fuori piove...
Come quando fuori piove...
Tutta la famiglia sul tuk tuk!
Tutta la famiglia sul tuk tuk!

Siti utili

  • Sito del turismo di Cracovia, con informazioni sui luoghi d’interesse, ristoranti, hotel e vita notturna: visitkrakow
  • Sito dei musei di Cracovia: muzeumkrakowa.pl
  • Sito della compagnia dei trasporti di Cracovia: ztp.krakow.pl
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