Il salotto più grande d’Europa
Il suo nome polacco è Rynek Główny, e noi italiani la conosciamo come Piazza del Mercato. Qualcuno potrà cercare di convincervi che il luogo più importante di Cracovia sia la collina del Wawel, ma vi basterà una sera in città per capire che il vero cuore pulsante è questa immensa piazza nella parte alta del centro storico (Stare Miasto).
Misura circa 200 metri per ogni lato dando luogo a una superficie di circa 40.000 metri: questo le attribuisce il primato di piazza medievale più grande d’Europa. Che sia di epoca medievale lo testimonia l’anno di costruzione (era il 1247) ma anche la classica struttura quadrata a scacchiera tipica di tanti borghi anche in Italia.
Sui bordi, oltre ai negozi, si stagliano decine di ristoranti e bar che, con i loro tavolini, conferiscono all’intera piazza quel tono di “salotto” pieno di persone che mangiano, chiacchierano e si godono l’atmosfera del centro storico in allegria e serenità. Al loro vociare si aggiunge il caratteristico suono delle carrozze trainate da cavalli che portano i turisti in giro per le stradine circostanti.
Chissà se tutte queste persone che sorseggiano aperitivi o gustano i pierogi sono coscienti che, all’epoca della sua realizzazione, la nuova piazza, oltre che luogo di incontro e di commercio, era il luogo nel quale i governanti facevano sfoggio del loro potere: il ceppo per le fustigazioni e l’esposizione dei rei alla pubblica gogna era all’imbocco di via Sławkowska, mentre la postazione del boia per le esecuzioni capitali era tra la chiesa di Santa Maria e il Palazzo Grigio (Szara Kamienica), che oggi risponde al civico n. 6.
Forse è per questo che, negli anni più bui della storia polacca, anche i nazisti scelsero questa piazza per le esecuzioni capitali. Per questo fatto, nel periodo della II Guerra Mondiale, in molti ribattezzarono questo luogo “piazza Adolf Hitler”.
Posta quasi a custodia della piazza, nell’angolo di nord-est c’è la chiesa di Santa Maria, con i sui alti campanili gotici simmetrici, che ricorda ogni ora la sua presenza coi rintocchi delle campane e con la melodia dell’hejnal. Della chiesa potrete trovare informazioni più dettagliate in questo articolo. Le storie che Santa Maria porta con sé riecheggiano tra le facciate dei palazzi medievali che circondano la piazza: potete trovarne alcune in questa pagina.
Il centro della piazza è dominato dal Mercato dei Tessuti, di cui potete leggere le principali informazioni nel box qui sotto.
Tra la chiesa e il palazzo centrale c’è un mercato dei fiori, aperto la mattina. A dicembre, quest’area diventa il Mercatino di Natale più affollato di Cracovia, tutto intorno alla statua di Adam Micklewicz, uno dei più famosi poeti romantici della Polonia. Non è raro, durante l’anno, vedere la statua circondata da cortei o manifestazioni di protesta.
Gli unici resti del municipio storico di Cracovia del XIV secolo, è la Torre del Municipio posta nell’angolo ovest: è alta 70 metri e la si può visitare per godere di una vista della piazza dall’alto. Mettete però in conto che dovrete farvi 110 scalini! Accanto alla torre, come esposizione permanente, potete trovare un’enorme testa in bronzo adagiata di lato su un basamento di pietra. Si tratta dell’Eros Bendato di Igor Mitoraj. La statua è cava all’interno e non è raro trovarci dei bambini che ci giocano, ignari di essere in un’opera d’arte: la testa triste e bendata è una rappresentazione della sofferenza dovuta all’amore non corrisposto o dell’amore infelice.
Infine, nell’angolo a sud-est, quasi fuori contesto, come se fosse stata poggiata lì per caso, c’è la chiesa di Sant’Adalberto, una “piccola” chiesa romanica dell’XI secolo che, con la sua cupola barocca e uno spazio interno ridotto, offre molto spesso l’adorazione perpetua. Ho virgolettato “piccola” perché poi tanto piccola non è, ma il contesto della piazza e la prospettiva al cospetto del mercato dei tessuti la rendono meno appariscente di quanto avrebbe potuto essere in un alto contesto.
Il Mercato dei Tessuti
Al centro della piazza, a dividerla idealmente in due, c’è il palazzo più grande di tutto il comprensorio, ovvero il Mercato dei Tessuti (in polacco, Sukiennice) che si lascia vivere dalla folla attraverso i suoi portici, la galleria interna piena di bancarelle, il piano superiore e le “segrete”.
La scelta di questo posto come centro del commercio cittadino ha origine nel 1257: fu re Boleslao V di Polonia a decretare che due file di pietre delimitassero un’area per gli scambi di generi di vario tipo, tra cui le spezie, come il sale estratto dalle miniere di Wieliczka, o i tessuti provenienti dal nord Europa. Furono proprio questi ultimi generi a dare il nome al palazzo che venne edificato nel XIV secolo per dare un tetto ai mercanti.
Fu però re Casimiro III il Grande, nel 1358, che ebbe l’intuizione di realizzare l’immensa sala lunga 108 metro e larga 10 dotata di banchi di vendita su entrambi i lati aprendo varchi che la mettessero in comunicazione diretta con la piazza.
A causa dell’incendio del 1555 ci fu una ristrutturazione guidata da artisti come Santi Gucci che comportarono la sostituzione dei tratti gotici con quelli rinascimentali. Nel 1875, Tomasz Pryliński ripensò alcuni spazi eliminando il superfluo e ampliando ancora di più le aree comuni del mercato. Nel 1895 furono aggiunti alle pareti interne gli stemmi delle città polacche e gli emblemi delle corporazioni che ancora oggi fanno bella mostra di sé.
Il piano superiore è stato destinato a ospitare una parte della collezione polacca di dipinti, come costola del Museo Nazionale di Cracovia (che è di fatto diviso in più siti). Qui sono custoditi i più bei dipinti di autori polacchi del XIX secolo.
I sotterranei, da qualche anno, sono stati riconvertiti in locale adibito a una mostra che ripercorre la storia della città e della regione della Malopolska. In polacco si chiama Rynek Podziemny, ma sarà più semplice cercarla in inglese col nome di Rynek Underground Museum.
I percorsi che si snodano sotto la piazza del mercato conducono tra stradine sotterranee e mura tra ritrovamenti antichi come gioielli o suppellettili. Le ricostruzioni illustrano la vita dai tempi antichi fino a epoche più recenti, grazie anche a video e installazioni multimediali. Sebbene si svolga tutto sotto il livello stradale, non ci sono molti spazi angusti e la visita è piacevole e suggestiva. Il biglietto d’ingresso non è caro ma vi consiglio di prenotare in anticipo perché gli ingressi sono limitati.
Sito del Museo
Per informazioni, orari, acquisto biglietti, giorni di chiusura straordinaria e per conoscere le mostre temporanee, il sito di riferimento è questo:
Le lingue disponibili sono il polacco e l’inglese. La prima cosa che vi apparirà sarà l’informativa sui cookie, ma in quel caso dovrete premere pulsanti a caso, perché è solo in polacco!








