Alla scoperta della Basilicata

by Nemo

Il mio viaggio

La mia visita della Basilicata è stato il classico Fly&Drive senza “Fly”! Sì, perché da Roma ho raggiunto la misteriosa regione in circa 4 ore di splendide autostrade: da quando è stato consegnato agli automobilisti un cospicui tratti a 3 corsie di A2 (autostrada del Mediterraneo o, più comunemente passata alla leggenda come Salerno-Reggio Calabria), raggiungere il sud Italia è diventato più semplice e veloce!

Inoltre, la Basilicata non è servita da aeroporti turistici interni al territorio (l’Aeroporto di Basilicata a Pisticci è, in realtà, una pista di atterraggio chiamata Aviosuperficie Enrico Mattei), quindi gli aeroporti più vicini sarebbero stati Napoli, Brindisi, Lamezia Terme e Pescara.

Lo confesso: è stata una vacanza di ripiego, organizzata in un pomeriggio dopo che l’emergenza Covid mi ha costretto ad annullare il viaggio in Sud Africa che preparavo da un anno! A quel punto mi sono detto che avrei sfruttato quel tempo per risolvere uno dei misteri dell’Italia, ovvero l’esistenza della Basilicata!
Ed è vero che le cose più belle nascono quasi per caso: ho scoperto un territorio particolarissimo e ricco di storia, cultura, folklore e sapori a così poca distanza da casa!

Come primo approccio alla regione, mi sono concentrato sulla parte orientale – verso la Puglia – e sulla costa ionica, lasciando il versante tirrenico a un futuro viaggio. Anziché il consueto anello con pernotto itinerante, ho preso Matera come base e da lì mi sono mosso quotidianamente a raggiera rientrando a ricaricarmi e rifocillarmi ogni sera nella mia casa-grotta!

Di seguito, potete vedere l’itinerario.

Sulle strade della Basilicata orientale...

Il mio itinerario

Premessa: arrivavo da Taranto, quindi sono entrato nella regione dal versante ionico.

Primo Giorno:

Secondo Giorno:

Terzo Giorno:

Quarto Giorno:
  • Visita a Craco
  • Giro panoramico della terra dei Calanchi
  • Visita a Pisticci
  • Policoro
    • Oasi del WWF
    • Bagno in mare

Quinto Giorno:
  • Cascate di San Fele
  • Melfi
    • Visita della città
    • Cattedrale
    • Castello

Sesto Giorno:
  • Ultimi acquisti a Matera
  • Ripartenza e panoramica della costa ionica da Scanzano fino al confine con la Calabria: foto e bagni!

Comincio col dire che la Basilicata non solo esiste, ma mi ha anche piacevolmente sorpreso. L’avevo sottovalutata e, col senno di poi, avrei potuto dedicarle qualche giorno in più.

Sono molte le cose che non ho visto e la voglia di girare cresceva man mano che scoprivo panorami e borghi. Questi ultimi, poi, hanno una personalità tutta loro e, contrariamente a quanto ti aspetti se non li conosci, ognuno ha qualcosa di particolare da scoprire, che sia un panorama, una chiesa o un pezzo di storia.

Guidare in Basilicata è semplice: ci sono alcune grandi direttrici che attraversano le grandi aree naturali (la Piana di Metaponto, il Vulture, le Murge, la zona dei Calanchi, …) e collegano i centri più grandi. Ma appena esci dalla strada principale per seguire la direzione di un paese, ti immergi in un dedalo di stradine che ti aprono un orizzonte e un panorama che ti fermeresti continuamente a fotografare.

Più di una volta ho accostato per cercare di catturare il volo di un’aquila che dominava il cielo sopra di me.

Il traffico non è mai pesante, fatta eccezione per quando entri nelle grandi città, che sono l’unico posto dove potresti faticare un po’ a trovare parcheggio, per lo più a pagamento. A meno che non ti rassegni a parcheggiare in periferia e a scarpinare fino al centro.

Gli abitanti (che si chiamano tradizionalmente “lucani” e non “balisicatesi” come suggerisce l’istinto) sono per lo più cordiali… a meno che non esageri nel fare casino! Quindi occhio a rispettare la tranquillità dei posti che visitate, specialmente se siete in gruppo!
Per il resto, si fanno in quattro per farti stare bene nella tua permanenza. E se chiedi a un passante consigli sul cibo, Alessandro Borghese gli spiccia casa!

Un consiglio che posso darvi, specialmente in periodi di festa (io ho preso in pieno il ponte di Ferragosto, ahimé!), è di pensare a riempire il serbatoio finché siete sulle direttrici principali, perché non è detto che, una volta immersi nelle stradine e i paesi, riusciate a trovare facilmente pompe di benzina aperte.
Un altro momento opportuno per pensare al carburante è in ingresso o uscita dai grandi centri abitati.

Per parcheggiare, funziona molto bene l’App EasyPark, il cui codice di area si può leggere sulle colonnine dei parcheggi anche nei centri più piccoli (vedi l’apposito articolo tra i consigli di viaggio).

Infine, quando effettuerete la visita alle Tavole Palatine o al Museo Archeologico di Metaponto, ricordatevi di tenere a portata di mano nel bagagliaio costume, infradito e telo da mare, perché da lì a fare un tuffo tra le onde dello Jonio e poi buttarsi a riposare sulle spiagge sabbiose di Scanzano Jonico, è un attimo!

Infine, pur rimandandovi alla pagina della Basilicata per l’elenco delle arterie principali di traffico, vi devo avvisare…

Data la varietà delle strade, limiti di velocità sono sempre un po’ sotto la media e viene spesso il prurito al piede che sta poggiato sull’acceleratore, ma attenzione!!! Gli autovelox sono disseminati un po’ ovunque ed è molto facile trovarseli di fronte senza preavviso!

Quindi, nel miglior spirito di un viaggiatore in vacanza, mettetevi tranquilli e rispettate i limiti!

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