by Nemo

Come raccontarvi l’Italia?

Vi sembrerà assurdo, ma questa è la pagina più difficile da realizzare: raccontare l’Italia da italiano è quasi impossibile. Quando visiti un Paese straniero vieni colpito da ciò che vedi e che percepisci nei pochi giorni di contatto. A meno che non ti fermi a vivere il quel posto per qualche tempo, riuscirai a scalfire solo la superficie e i tuoi racconti saranno molto personali ma limitati alle esperienze che hai fatto.

In Italia ci vivo da 50 anni e l’ho girata da nord a sud, isole comprese. Più la scopro e più mi accorgo di quanto ci sia da scoprire. Da italiano percepisco le differenze, i dialetti, le abitudini, le tradizioni: per me è difficile pensare agli “italiani” piuttosto che ai romani, ai milanesi e ai napoletani, ciascuno con personalità e delle caratteristiche uniche e irripetibili che non riesco a stereotipare.

Allo stesso modo, il territorio ricchissimo e vario che scopri viaggiando per pianure, campagne, colline, montagne, dalle coste del mare alle vette delle Alpi. Posso provare a raccontarvi le caratteristiche morfologiche principali, ma sarà sempre riduttivo rispetto alla percezione che, da italiano, avverto per il mio Paese.

Per questa ragione, rimando il dettaglio e le descrizioni dei territori alle pagine delle Regioni, mentre in questa parte introduttiva mi limiterò a trattare macro-argomenti come i trasporti e le curiosità generali.

Lo stivale del Mediterraneo

Ok, qualsiasi cosa dirò non sarà mai abbastanza, eppure proverò a darvi un’idea di quello che vi aspetta venendo in Italia.

Con i suoi 8.300 Km di coste che la circondano su tre lati, la penisola italiana è come un molo maturale a forma di stivale al centro del Mediterraneo, ragion per cui è da sempre stata al centro delle rotte e dei commerci: dall’Impero Romano alle Repubbliche Marinare, l’Italia ha da sempre rivestito un’importanza storica in campo politico, commerciale e militare (va ricordato che il Mediterraneo è importante non solo per le rotte commerciali, ma per le risorse da sempre contese tra tutti i Paesi che vi si affacciano). Il lato superiore, l’unico non bagnato dal mare, è collegato all’Europa tramite le Alpi.
Parlando di rotte, è la porta naturale dell’Europa per accedere all’Africa.

Morfologicamente, l’Italia è variegata: le grandi pianure (come la Pianura Padana, il Tavoliere delle Puglie o la Pianura Salentina) costituiscono un quarto del territorio e si alternano alle colline, per dare spazio alle catene montuose, distribuite su tutto il territorio grazie principalmente alle Alpi e agli Appennini (che percorrono tutta la penisola come una spina dorsale dalla Liguria alla Sicilia).
Le cime più alte sono:

  • il Cervino (4478 m),
  • il Monte Rosa (4634 m),
  • il Monte Bianco (4810 m), che è anche la montagna più alta d’Europa.
  • il Gran Sasso (2912 m), che è la cima più alta degli Appennini.

Le isole maggiori sono la Sicilia e la Sardegna, ma ci sono anche gli arcipelaghi che comprendono isole minori ma altrettanto famose come Ponza, l’Isola d’Elba, le Tremiti, le Eolie, la Maddalena, Ischia e Capri.
Non mancano fiumi, laghi, cascate, vulcani, risaie, saline, grotte e qualsiasi forma di meraviglia naturale, a completamento di una varietà e una ricchezza naturale che rende il nostro Paese unico e sempre generoso di sorprese.

Siamo tra  il 47º e il 35º parallelo nord, quasi al centro della zona temperata dell’emisfero boreale. I mari sui 3 lati sono la ragione di un clima temperato (detto “temperato mediterraneo“, appunto).

Il 17 marzo 1861 viene proclamata l’unità d’Italia, con Vittorio Emanuele II (che, con Cavour, Garibaldi e Mazzini, vengono considerati i 4 padri della Patria) proclamato re dal parlamento nazionale con sede a Torino. Il 2 giugno 1946 un referendum mette fine alla monarchia per dare vita alla Repubblica Italiana. Il 1º gennaio 1948 entra in vigore la nuova Costituzione della Repubblica Italiana, ancora oggi considerata dagli italiani la più bella al mondo.

Oggi l’Italia è il terzo paese dell’Unione Europea per numero di abitanti, dopo la Germania e la Francia.
All’interno del proprio territorio nazionale sono incastonati 2 stati: la Serenissima Repubblica di San Marino, al confine tra l’Emilia Romagna e le Marche, e lo Stato Vaticano dentro Roma.

Dal punto di vista della centralità politica dell’Europa, fu proprio in Italia che, nel 1957, vennero firmati i “Trattati di Roma” con Francia, Germania Occidentale, Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi per dare vita alla Comunità Economica Europea (CEE),  la Comunità Europea dell’Energia Atomica (EURATOM) e la Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA). Questi tre organismi divennero i pilastri della futura Unione Europea.

Nonostante i cittadini italiani siano in maggioranza cristiani cattolici, non c’è una religione ufficiale poiché vige il principio della laicità dello Stato.

Non è un mistero, però, l’influenza della Chiesa Cattolica sul territorio per temi religiosi, sociali e politici, proprio per la presenza della Città del Vaticano nel territorio romano, e quindi del papa, che utilizza l’italiano come lingua ufficiale per i propri discorsi da piazza San Pietro. La Chiesa cattolica è suddivisa in 225 diocesi su tutto il territorio, più l’ordinariato militare con sede a Roma. Il papa è il vescovo di Roma. Il rapporto Stato-Chiesa è previsto dalla Costituzione, che lo demanda ai Patti Lateranensi, rivisti nel 1984.

Sul territorio italiano sono comunque presenti, anche se in percentuale minore, tutte le altre religioni, in particolare gli Ebrei, i Cristiani Ortodossi, i Protestanti, i Musulmani, i Buddhisti e gli Induisti.

La scheda del Paese

  • Nome: Repubblica Italiana
  • Lingua ufficiale: italiano
  • Capitale: Roma
  • Superficie: 302.073 Kmq
  • Popolazione: 59.030.133 (dati al 31/12/2021)
  • Nome degli abitanti: italiani
  • Densità: 195,41 abitanti/Kmq
  • Valuta: EURO
  • Prefisso internazionale: +39
  • Governo: Repubblica Parlamentare
  • Anniversario della Repubblica: 18 giugno 1946
  • Festa nazionale della Repubblica: 2 giugno
  • Ingresso nell’UE: 25 marzo 1957 (membro fondatore)
ROMA
Le Torri degli Asinelli

Ogni regione è unica e merita il tempo giusto per essere visitata, con le sue città, i borghi, la natura, l’arte, le tradizioni, la cucina, le storie che ha da raccontare! I dialetti sono l’inizio di questa narrazione, da scoprire e apprezzare come un tassello importante per capire la cultura della terra che stai scoprendo.

In fondo alla pagina troverai i link per accedere alla parte di regione che Lallero è riuscito a raccontare: è poco, lo so, ma non basta una vita per scoprire le meraviglie delle regioni italiane!

Le 20 regioni

La Costituzione Italiana (ART.114 e ART.115) indica come prima divisione territoriale del Paese le Regioni: queste costituiscono una forma di governo territoriale con propri poteri e funzioni secondo i principî fissati nella Costituzione. Le radici di questa divisione si ritrovano spesso nella storia e nell’omogeneità della popolazione che vi abita. Nel tempo furono fatti alcuni accorpamenti e alcune separazioni, portando il numero a 20:

  1. Abruzzo, con capoluogo L’Aquila.
  2. Basilicata, con capoluogo Potenza.
  3. Calabria, con capoluogo Catanzaro.
  4. Campania, con capoluogo Napoli.
  5. Emilia Romagna, con capoluogo Bologna.
  6. Friuli-Venezia Giulia, con capoluogo Trieste.
  7. Lazio, con capoluogo Roma.
  8. Liguria, con capoluogo Genova.
  9. Lombardia, con capoluogo Milano.
  10. Marche, con capoluogo Ancona.
  11. Molise, con capoluogo Campobasso.
  12. Piemonte, con capoluogo Torino.
  13. Puglia, con capoluogo Bari.
  14. Sardegna, con capoluogo Sassari.
  15. Sicilia, con capoluogo Palermo.
  16. Toscana, con capoluogo Firenze.
  17. Trentino Alto Adige, con capoluogo Trento.
  18. Umbria, con capoluogo Perugia.
  19. Valle d’Aosta, con capoluogo Aosta.
  20. Veneto, con capoluogo Venezia.

Come muoversi in Italia

Il traffico è un luogo comune spesso citato quando si parla del nostro Paese, ma se c’è una cosa di cui, secondo la mia modesta opinione, possiamo andare fieri, è la rete di infrastrutture di cui è ditato il territorio nazionale. Certo, ci sono luoghi che restano ancora difficilmente raggiungibili, ma credo sia fisiologico, data l’eterogeneità e l’estensione del territorio.

Ecco i principali modi per muoversi in Italia.

Spostarsi in auto

Ho viaggiato molto e ho guidato in molto Paesi stranieri, e credo di poter andare fiero della bellezza della nostra rete autostradale. Forse, in alcune tratte, esagerano con il prezzo dei pedaggi, ma la cura e la sicurezza delle arterie principali dello stivale sono una sicurezza ogni volta che decidi di spostarti su ruote.
Le riconosci per i cartelli segnaletici a sfondo verde e perché, per la maggior parte, vieni accolto da un casello in cui ritirare il biglietto che ti servirà all’uscita per calcolare il pedaggio. Sono codificate con la lettera “A” seguita da un numero.

Ci sono due autostrade principali che collegano il nord al sud:

  • La A1 – detta anche Autostrada del Sole o Autosole – che va da Milano a Napoli passando per Bologna, Firenze e Roma. Con i suoi 760 Km è la più lunga autostrada italiana e asse meridiano principale della rete autostradale italiana. Attraversa la Lombardia, l’Emilia Romagna, la Toscana, l’Umbria, il Lazio e la Campania.
  • La A14 – detta anche Adriatica – che collega Bologna a Taranto per una lunghezza totale di 743,4 Km. Attraversa l’Emilia Romagna, le Marche, l’Abruzzo, il Molise e la Puglia.

In realtà, percorrendo la A1 verso sud, quasi non ci si accorge del cambio di autostrada e si può proseguire sulla A3, da Napoli a Salerno, per inserirsi sulla A2 – detta Mediterranea – da Salerno a Reggio Calabria. Quest’ultima, con i suoi 432 km, è la quarta autostrada più lunga d’Italia ed è gratuita. Attraversa la Campania, la Basilicata e la Calabria.

Per completare il quadro delle autostrade più lunghe d’Italia, il terzo posto è assegnato alla A4 – detta Serenissima – che attraversa tutta la Pianura Padana da Torino a Trieste passando per Milano e Venezia. Attraversa il Piemonte, la Lombardia, il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia.

Per pagare i pedaggi è possibile utilizzare i contanti o le carte di credito. In alternativa, recandosi presso un “Punto blu”, si può utilizzare il Telepass che permette di passare attraverso i caselli dedicati, più rapidi di quelli tradizionali.

Chiaramente, le autostrade servono per spostarvi velocemente sul territorio, mentre se voleste godervi il paesaggio o attraversare i centri abitati, i tratti panoramici di montagna o costieri oppure raggiungere luoghi sperduti, allora dovrete uscire al casello giusto e proseguire sulle altre tipologie di strade. Eccovi una sintesi di quello che potete trovare.

Strade Europee

Se ogni tanto vedete una doppia indicazione per la stessa strada, e uno dei due è composto da una “E” seguito da un numero in un cartello a sfondo verse, niente paura: non avete lasciato la strada che stavate percorrendo, ma siete su una tratta che fa parte anche della rete di strade dell’Unione Europea.

Ad esempio, l’Autostrada del Sole (A1) ha delle tratte comprese in altre direttrici europee, come la E35, che collega Amsterdam a Roma attraversando Paesi Bassi, Germania, Svizzera e Italia, oppure la E45  che collega Alta (in Norvegia) a Gela (in Sicilia), sfruttando diverse tipologie di strade nazionali di Norvegia, Finlandia, Svezia, Danimarca, Germania, Austria e Italia.

Altre strade

Viaggiando in Italia incontrerete anche cartelli a sfondo blu, che indicano diverse tiplogie di strade caratterizzate da due lettere seguite da un numero:

  • SS: Strade Statali
  • SR: Strade Regionali
  • SP: Strade Provinciali

In realtà, la sigla non caratterizza tanto la tipologia di strada (e quindi il numero delle corsie o il flusso di circolazione) ma la competenza della manutenzione: possono esserci strade che manterranno lo stesso numero ma cambieranno le lettere iniziali perché passeranno da una gestione all’altra.
Quando le SS, SR e SP attraversano un centro abitato, sono spesso affiancate dal nome della via.

Esistono, infine, altre colorazioni di ambito più “locale”:

  • Cartelli a sfondo BIANCO: strade comunali extraurbane, strade urbane, alberghi, ospedali, stadi, aeroporti, …
  • Cartelli a  sfondo GIALLO: segnali temporanei in corrispondenza a cantieri o deviazioni.
  • Cartelli a sfondo MARRONE: punti di interesse storico, artistico, culturale e turistico, denominazioni geografiche, ecologiche, di ricreazione e campeggi;
  • Cartelli a sfondo NERO: zone industriali, centri commerciali, fabbriche (normalmente nelle periferie urbane).

Cartello di ingresso in autostrada: scritte bianche su sfondo verde con tutte le indicazioni e i divieti da conoscere per evitare multe. L’uscita dall’autostrada è indicata dallo stesso ideogramma della strada bianca su sfondo verde con una barra trasversale rossa a indicarne la fine.

Viaggiare in auto in Austria

Cartello analogo di ingresso e uscita dalle strade Statali, Regionali e Provinciali.

   

Per complicare le cose, spesso potrete trovare un’altra parolina a completare la sigla:

  • dir: diramazione
  • var: variante
  • racc: raccordo
  • radd: raddoppio
  • bisterquater: per distinguere strade con lo stessi nome

Divertitevi a riconoscere diverse tipologie di strade e sigle in questo cartello del Grande Raccordo Anulare di Roma!

Volare in Italia

Gli aeroporti civili in Italia sono circa 45, alcuni più grandi, altri più piccoli, ma comunque distribuiti su tutto il territorio nazionale: ce n’è almeno uno in ogni regione, tranne che in Molise e Basilicata, che sono comunque raggiungibili dagli scali delle regioni limitrofe. Ecco i principali aeroporti internazionali:

  • FCO Leonardo da Vinci  – Fiumicino/Roma – Il più grande hub d’Italia, riconosciuto tra i 10 migliori aeroporti del mondo da Edreams (LINK).
  • MXP Milano Malpensa (LINK) – Primo scalo del nord Italia
  • BGY Caravaggio – Orio al Serio/Bergamo – noto anche come Milan Bergamo Airport (LINK) – Secondo scalo del nord Italia
  • CTAVincenzo Bellini di Fontanarossa/Catania (LINK) – Secondo scalo del sud Italia
  • NAP Ugo Niutta di Capodichino/Napoli (LINK) – Primo scalo del sud Italia
  • VCE Marco Polo di Venezia (LINK)
  • BLQGuglielmo Marconi di Bologna (LINK)
  • PMO Falcone e Borsellino di Punta Raisi/Palermo (LINK) – Terzo scalo del sud Italia
  • TRN Sandro Pertini di Caselle/Torino (LINK)
  • BRIKarol Wojtyla di Bari (LINK)
  • CAG Mario Mameli di Elmas/Cagliari (LINK) – Lo scalo più frequentato dai passeggeri da e per la Sardegna

Per i dettagli, le alternative e gli scali minori, vi rimando alle pagine delle singole regioni.
Le compagnie aeree sono dislocate un po’ ovunque, e quindi non vi sarà difficile trovare lo scalo per il vostro volo, sia per le compagnie di bandiera che pe le low-cost.
La compagnia di bandiera italiana è ITA Airways (codice IATA “AZ”, ereditato dalla vecchia Alitalia). Il suo nome completo è Italia Trasporto Aereo S.p.A. ed è di proprietà del Ministero dell’economia e delle finanze. I suoi hub principali sono gli aeroporti di Roma-Fiumicino, e Milano-Linate.

Siti istituzionali compagnie italiane

La rete ferroviaria

Anche la rete ferroviaria italiana è una nota di orgoglio nazionale: con le direttrici di Alt velocità ci si può spostare rapidamente da una parte all’altra della penisola per poi raggiungere i territori specifici con le ferrovie locali, come ad esempio i treni regionali, più lenti ma ideali per ammirare panorami e meraviglie del territorio.

L’Alta Velocità, messa a disposizione sia da Trenitalia che da Italo, sfrutta treni e linee ferroviarie di concezione moderna che, entro il 2026, dovranno coprire l’intero territorio nazionale da Brescia e Verona fino a Reggio Calabria e Palermo.

I biglietti possono essere acquistati presso le agenzie di viaggio e nelle biglietterie presso le stazioni, ma il consiglio è di verificare direttamente sul sito delle compagnie il prezzo e le eventuali scontistiche: se, ad esempio, si riesce ad acquistare con sufficiente anticipo, si possono trovare prezzi più bassi oppure ci si può organizzare con carnet o biglietti cumulativi.
Nel caso di tratte regionali o intercity, è possibile acquistare i biglietti chilometrici senza dover specificare prima la destinazione o l’orario: in questo caso, ricordatevi di timbrare (in gergo tecnico “obliterare”) il biglietto prima di salire a bordo.

In generale, se si acquista il biglietto online per una specifica tratta in una specifica data e in un orario stabilito, il biglietto elettronico che viene rilasciato via email non necessita di timbratura prima di salire a bordo. Però il consiglio è di verificare sempre quello che c’ scritto per evitare sorprese.

Altra cosa da verificare se viaggiate con una bicicletta, sono le possibilità e le condizioni per portarla a bordo.

Italia - Locomotiva treno Italo

Siti istituzionali

Spostarsi in pullman

E se volessi viaggiare “on the road” stando comodamente seduto su un sedile imbottito, con aria l’condizionata, la possibilità di ammirare e fotografare i paesaggi attraverso grandi finestroni e senza la necessità di metterti alla guida e stare attento alla strada?

La soluzione che fa per te è il pullman, che ti offre una via di mezzo tra il treno e l’automobile. Sei un po’ più sacrificato con la libertà di scegliere tempi e percorsi, ma al tempo stesso hai vantaggi in termini di comfort e costi. In pullman, ad esempio, puoi schiacciare un pisolino, specialmente se viaggi di notte, ed essere pronto a camminare appena arrivi a destinazione.

Non ti elencherò qui le compagnie di pullman a disposizione, perché negli ultimi anni ne sono nate così tante che la concorrenza ha creato un mercato molto allettante. Stai sempre attento alla sicurezza, però: il mio consiglio personale è di rivolgerti a vettori con una storia e le giuste certificazioni.

Esistono, come per altri mezzi di trasporto, APP che ti aiutano a confrontare i prezzi e gli orari.

Mi sento di consigliare questa soluzione specialmente a chi viaggia in solitaria e vuole risparmiare qualcosa rispetto al treno o all’aereo.

Navi e traghetti

Si pensa spesso alle navi solo per attraversare mari e raggiungere le isole. Eppure la conformazione dell’Italia rende questa soluzione una buona alternativa anche per raggiungere porti lungo la penisola scegliendo la navigazione piuttosto che la guida su strada. Considera che l’Italia, avendo legato gran parte della propria storia e del proprio sviluppo al mare che la circonda, presenta molte delle sue più belle città lungo la costa.

Sulla maggior parte dei traghetti è possibile imbarcare la propria auto, e questo potrebbe essere un buon espediente per regalarti un intermezzo stile “crociera” in mezzo alla vacanza, prima di rimetterti alla guida. Mentre l’auto richiede un extra sul costo del biglietto, l’imbarco della bicicletta, di solito, è gratuito.

Chiaramente, se devi andare sulle isole, resta il mezzo più economico (specialmente se hai prenotato il solo passaggio ponte), anche se i tempi sono più lunghi dell’aereo. Va da sé che, se hai scelto il treno per arrivare in Sicilia, questo verrà imbarcato su un traghetto, e quindi l’effetto è lo stesso, almeno finché non verrà realizzato il tanto agognato “Ponte sullo Stretto”!

I porti turistici più importanti sono:

In bicicletta!

Il cicloturismo è una tradizione italiana da tantissimo tempo e, negli ultimi anni, sono aumentati i servizi per chi si avventura per lo stivale sulle due ruote. Da soli o in gruppo, è una delle esperienze che, più di tutte, ti permettono di vivere il territorio, assaporarne profumi e sapori e conoscere persone a ogni sosta. Chiaramente dal momento che la maggior parte del territorio italiano è collinare e montuoso, è un tipo di viaggio consigliato a chi è allenato.

Tutti i traghetti e le navi, se non diversamente indicato, offrono il passaggio gratuito della bicicletta. Sui treni è possibile trasportare gratuitamente la bici se è del tipo “pieghevole”, contenuta in una sacca e se non disturba gli altri passeggeri, altrimenti verrà applicata una tariffa (è bene richiedere informazioni per sapere in quali carrozze è disponibile il servizio).

Nella maggior parte dei centri abitati, su tutto il territorio nazionale, è disponibile il servizio di bike rental. Inoltre, le amministrazioni locali stanno investendo sempre più nella realizzazione di piste ciclabili urbane ed extraurbane: non siamo ancora al livello dei Paesi del Nord Europa, ma piano piano ci stiamo abituando anche noi a lasciar ferma l’auto quando se ne può fare a meno.

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Le Regioni italiane visitate da Lallero

Piano piano le racconteremo tutte!!
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