Phillip Island è una piccola isola a sud di Melburne, raggiungibile con un’ora e mezza di pullman e ideale per una gita andata e ritorno in giornata, se soggiornate nella capitale dello Stato del Victoria. L’isola è collegata alla terraferma dal ponte tra San Remo (tipico caso di omonimia dei paesi australiani) e Newheaven, oppure vi si può arrivare tramite i traghetti dalla Contea di Mornington Peninsula.
Phillip Island vi offre villaggi pittoreschi con ottimi ristoranti, splendidi paesaggi costieri e memorabili passeggiate naturalistiche nelle riserve naturali, spesso grazie a sentieri realizzati con passerelle in legno lungo le scogliere, spiagge da cartolina e la possibilità – tutt’altro che remota – di imbattervi nella fauna locale, in particolare koala, foche, canguri e… pinguini nani!
Vi focalizzo l’attenzione sui pinguini nani perché sono protagonisti di una delle esperienze più emozionanti che abbia fatto nei miei viaggi.
Alla fine del cammino lungo le spiagge di Phillip Island arrivi a Summerland Beach, dove puoi accedere a specifiche aree sulla sabbia – delimitate da corde – nelle quali sederti e coprirti con un plaid man mano che si fa sera e il sole si abbassa all’orizzonte. Se sei fortunato e non ti capita accanto la comitiva caciarona, questi momenti sono accompagnati dal silenzio e dal canto del mare che, con le sue onde, si infrange sulla spiaggia.
È proprio verso il mare che devi focalizzare la tua attenzione perché quando il sole è basso all’orizzonte e crea tanti luccichii sulla superficie, ti viene da strizzare gli occhi per mettere a fuoco qualcosa che non ti torna in quel paesaggio. Man mano che i tuoi occhi si abituano alla luce, ti accorgerai che i puntini nel mare non sono solo solo i luccichii del sole, ma “oggetti” reali che si spostano verso la riva, scomparendo sotto la superficie e riapparendo poco dopo.
Ed è così che, prima timidamente uno per uno e poi in gruppo, invadono la spiaggia centinaia di piccoli pinguini che tornano dalla battuta di pesca quotidiana.
Ma la vita, per i piccoli esserini, non è facile: ad aspettarli ci sono i gabbiani, che volteggiano sulle loro teste pronti a sferrare l’attacco o solo a dargli fastidio, come i bulli delle classi superiori all’uscita da scuola!
Allora i piccoli e pavidi eroi si stringono in gruppetti di 5, 7 o 10 e, afferrato il coraggio necessario, cominciano a correre in blocco verso le loro tane passando in mezzo a noi, che tra il torpore dovuto all’essere stati seduti a lungo ad aspettarli e il vento fresco della sera, ci mettiamo un po’ a capire e si tratti di una fantasia o se stia veramente accadendo!

Vive dentro di noi
Diario di Viaggio
C’è da dire una cosa importante: quando ci sono stato con mia moglie era assolutamente vietato fare foto!
Ci spiegarono che i pinguini sono quasi ciechi e la luce del flash e la confusione potrebbero disorientarli facendo perdere loro l’orientamento per le tane.
Non so se ora le cose siano cambiate in tempi più recenti… e anche allora, con i divieti, ho visto molti giocolieri delle videocamere eludere la sorveglianza e a fare servizi fotografici e filmati… ma Rosy ed io abbiamo voluto rispettare le regole coscienti di essere ospiti della natura e, col senno di poi, siamo stati contenti di averlo fatto: questa esperienza ci resterà dentro per sempre non solo perché è stata emozionante, ma anche e soprattutto perché è stata solo nostra.
Non l’abbiamo vissuta attraverso un mirino o uno schermo, ma con quel “qui e ora” che ci ha lasciato un sapore intenso di una cosa bella…
Che però prima o poi finisce, come tutte le cose belle.
Ma che continua a vivere dentro di te che l’hai vissuta.
Dopo la morte di Rosy, conservo la parata dei pinguini di Phillip Island come il ricordo di uno dei momenti più emozionanti vissuti insieme.
Qualche informazione utile
Noi abbiamo prenotato una gita in pullman direttamente a Melbourne, con partenza a metà mattina e ritorno in tarda serata, per una durata di circa 12 ore, includendo altre tappe naturalistiche sul percorso. Devo dire che è stata una scelta azzeccata, sia per la comodità del viaggio, sia per non dover combattere con la stanchezza al ritorno, perché quel pomeriggio abbiamo camminato parecchio!
La gita è costata circa 90 € a persona, ma mettendo in conto l’affitto della macchina, la benzina e i biglietti d’ingresso alle varie tappe, non è stato un prezzo esagerato. L’autista del pullman, poi, era prodigo di informazioni e racconti sui posti che attraversavamo, anche se dopo mezz’ora non ce l’ho fatta più a seguirlo…
Non è difficile trovare agenzie che propongono tour passeggiando per Melbourne, specialmente in Flinders Street e Flinders Lane, ma se voleste organizzarvi prima, potete rivolgervi a un’agenzia di viaggi italiana e partire già con i voucher, oppure sfruttare APP che danno al possibilità di cancellazione in caso di imprevisti, come getyourguide.
Se volete informazioni dirette su luoghi, contatti ed esperienze possibili a Phillip Island, potete visitare il sito ufficiale:
