Disambiguazione: questi sono i Troll di Norvegia!
Scrivo questo articolo per cercare di far recuperare qualche punto simpatia ai poveri troll, che purtroppo la letteratura tolkeniana (e i film che ne sono stati tratti) ha relegato alla figura di malvagie creature delle montagne dedite alla distruzione dei villaggi e al furto di bestiame!
In realtà ce ne sono tanti tipi nelle diverse culture nazionali del nord Europa e spesso si confondono: ci sono i trold danesi o i trow scozzesi, oppure i troll svedesi. Ecco perché nel titolo ho scritto “i Troll di Norvegia“, quasi fossero una dinastia reale!
In comune tra loro hanno di sicuro l’aspetto orribile con connotati precisi: grosso naso, grossi piedi e tanti peli… ma c’è un motivo a tutta questa bruttezza che si cela dietro al racconto della loro nascita.

Storie belle da raccontare
Diario di Viaggio
Prima di iniziare devo farvi una doverosa premessa: quella che sto per raccontarvi è la conseguenza di un paio di birre condivise con una guida norvegese a una fermata della Flamsbana mentre si aspettava di ripartire.
La storia della nascita dei troll, come mi è stata raccontata, mi è piaciuta a tal punto che ho voluto che diventasse parte delle storie raccontate da Lallero.
Il problema (che poi non è un problema, visto che parliamo di “storie”) è che non sono riuscito a trovarne riscontro in nessun documento e quindi potrebbe essersela inventata la guida solo per farsi offrire il secondo giro di Mack (ndr: è una birra che si produce a Tromsø).
Ma lo sai che c’è? Era una bella storia, e quindi eccola qui di seguito per voi!
La nascita dei troll
Per arrivare a raccontare la leggenda dei Troll bisogna fare un piccolo ripasso della mitologia norrena che vede i giganti contrapposti agli dei. Cerco di farvela facile…
All’inizio dei tempi c’era il Ginnungagap, ovvero il nulla, ma quando si scontrano il vento di Muspell e il gelo di Niflheimr prende forma la vita, ovvero Ymir, il primo Gigante.
Per il suo nutrimento viene creata Auðhumla, la Vacca Sacra che, oltre a nutrire Ymir, cominciò a leccare uno scoglio salato facendo emergere Buri.
Da Buri nacque Bor che si unì con Bestla e generò tre figli: Óðinn, Vili e Vé.
Come accade nella mitologia greca tra Zeus e Crono, Óðinn smembrò il Gigante Ymir e con il suo corpo creò l’Universo e la vita destinata ad abitarlo.
Ma come arriviamo ai troll?
Per effetto collaterale: nell’atto di smembrare e ricreare, gli avanza del materiale di scarto che getta sulla Terra senza troppa cura. Si tratta appunto di denti, peli, unghie e immaginate voi quanti altri scarti poteva aver generati. Questa robaccia, buttata tutta insieme, prende vita e genera i troll.
Ecco perché sono così brutti. Perché hanno i capelli ispidi e i peli lunghi che escono dalle orecchie. Ecco perché hanno quasi sempre un dente che fa sfoggio di sé quando sorridono!
Ne esistono di tanti tipi e tante taglie, grandi e piccoli.
Ma come tutte le creature brutte e reiette, vengono isolate e circondate di un’aura di sventura: i villaggi li cacciano, i bimbi piangono quando li vedono e loro, un po’ maldestri e un po’ arrabbiati per questa emarginazione, cominciano a fare dispetti seminando il panico tra le persone. Qualche troll diventa anche malvagio.
La paura e l’ignoranza delle folle hanno decretato il loro destino mettendoli ai margini della società e i troll accettano per forza di cose il ruolo dei cattivi.
Óðinn si accorge che la situazione sta degenerando e lancia sul popolo dei troll un sortilegio: quando verranno colpiti dalla luce del sole, si trasformeranno in pietra!
I troll corrono a nascondersi, ma non c’è scampo per quelli molto grandi, che cadono pietrificati uno dopo l’altro: è così che si formano le grandi montagne della Norvegia.
I troll più piccoli corrono a nascondersi tra le foreste, nelle tane e nelle caverne aspettando il favore del buio per uscire dai loro rifugi e andare a fare scherzi al popolo degli uomini che li ha cacciati.
Troll dispettosi e dove trovarli
Riassumendo:
- sono stati creati da Odino con gli scarti dell’universo,
- sono piccoli, brutti, giocherelloni e dispettosi,
- escono solo col buio e sanno muoversi in silenzio,
- spesso possono essere visti solo dai bambini,
- hanno paura della luce che può trasformarli in pietra,
- non sopportano il rumore delle campane
Se viaggiando per la Norvegia vedete montagne o pinnacoli nel mare dalle forme strane, potrebbero essere i troll giganti che non ce l’hanno fatta a mettersi al riparo dal sole. E se vi doveste perdere qualcosa, non trovaste gli occhiali, il portafoglio, il calzino sinistro… beh, quasi sicuramente dietro un cespuglio ci sarà un piccolo troll che sta ridendo di gusto!






