Húsavík

La baia delle balene

by Nemo

La capitale del Whale Watching

Siamo nella regione di Norðurland eystra, nell’estremo nord islandese, a circa 70 km dalla città di Akureyri. Húsavík Si affaccia sulla baia di Skjálfandi che è nota per essere un’area in cui è facile incontrare orche, megattere e balenottere azzurre in escursioni quotidiane e poco impegnative.
La cittadina è un piccolo gioiello, tranquilla e accogliente, direttamente affacciata sul mare, con molti servizi, attrazioni, buoni ristoranti e un molo famosissimo per essere il punto di partenza dei safari fotografici marini, sia per chi cerca le balene, sia per gli appassionati del bird watching, dato che si possono trovare colonie popolatissime di uccelli marini e, in particolare, di puffin, le cosiddette pulcinelle di mare, come nella vicina isola di Lundey.

Personalmente, ho avuto un’esperienza migliore ad Hauganes, per quanto riguarda l’avvistamento delle balene, ma si sa che non puoi sottomettere a natura ai comodi e agli orari dei tour operator, e quindi per quanto molto probabile incontrare questi splendidi cetacei, mettete in conto che potreste tornare a riva con un po’ di delusione.

Per fortuna, Húsavík è anche altro, come musei, svago, arte e un’ottima tradizione culinaria a partire dallo street food: al porto, mentre attendevo di partire col gommone per l’escursione, ho provato uno dei fish & chips più buoni che abbia mai mangiato (superiore, a mio parere, anche a quello di McDonagh’s provato a Galway, in Irlanda).

Skjálfandi, in islandese significa più o meno “baia dei tremori” a causa dei frequenti sismi. Ciò è dovuto principalmente alla presenza della “Husavik Flatey“, una lunga faglia frutto, come tante altre ramificazioni dell’Islanda, del reciproco e costante allontanamento tra la placca Euroasiatica e la placca Nordamericana.

L'ingresso alla zona delle agenzie di whale watching
L'ingresso alla zona delle agenzie di whale watching
L'isola di Lundey con le colonie di pulcinelle di mare
L'isola di Lundey con le colonie di pulcinelle di mare
Il profilo di una balena nella baia di Skjálfandi
Il profilo di una balena nella baia di Skjálfandi
L'isola di Lundey con le colonie di pulcinelle di mare
L'isola di Lundey con le colonie di pulcinelle di mare
L'avventura sul gommone per scovare le balene
L'avventura sul gommone per scovare le balene

Se avete un po’ di tempo, vale una veloce visita la chiesa cittadina, Húsavíkurkirkja, interamente costruita in legno bianco, verde e rosso su progetto dall’architetto Rognvaldur Olafsson e consacrata nel 1907.  Anche gli interni sono realizzati ad arte, come il fonte battesimale intagliato dallo scultore Johann Bjornsson, originario di Húsavík.

Altra tappa consigliata è il Museo delle balene dove si possono ammirare gli scheletri di questi animali e conoscerne caratteristiche e segreti. Inoltre, c’è un capitolo sulla storia della caccia alla balena in Islanda dai tempi remoti fino all’introduzione delle nuove e più recenti leggi ecologiste.

Per chi volesse rialssarsi, ci sono i bagni termali GeoSea, piccoli rispetto ad altri siti più famosi, ma di forte impatto visivo perché la piscina esterna si affaccia direttamente sull’oceano. Portatevi asciugamano e infradito, perché altrimenti pagherete tutto come extra. A mio parere, vale la pena fare qualche chilometro in auto e andare ai più suggestivi Mývatn Nature Baths vicino all’omonimo lago.

C’è anche un piccolo museo della cultura locale, dove sono presenti prototipi di imbarcazioni tipiche dei pescatori. Nulla di che, se avete visitato i fratelli maggiori a Reykjavik. Un tempo ospitava anche il Museo Fallologico (no, non è uno scherzo) che raccoglie gli organi genitali di moltissime specie animali. Dal 2011 è stato spostato nella capitale.

Il Museo di Storia Naturale, infine, tra le varie esposizioni, presenta un orso bianco imbalsamato che fu catturato sull’isola di Grímsey dove un iceberg alla deriva lo aveva portato nel 1969 (diciamo che non fu molto fortunato).

Húsavík è un pezzo di luna

Una curiosità bizzarra su questo posto remoto è che, proprio per la particolare conformazione morfologica e geologica del territorio, Húsavík venne scelta per ospitare le esercitazioni degli astronauti della Nasa per prepararli all’allunaggio della missione Apollo 11. Dei 12 uomini che hanno camminato sulla luna, ben 9 si sono esercitati in Islanda per prendere confidenza con un terreno impervio caratterizzato da rocce, ghiaccio e fenomeni geotermici.
Il 20 luglio 2019 è stato celebrato il 50esimo anniversario dell’evento.

Se voleste saperne di più, potreste concedervi una visita al Museo dell’Esplorazione (The Exploration Museum)

Roba da nerd

Questo box è inevitabile, per quanto mi riguarda, perché unisce due mie ossessioni: la prima sono i viaggi, e in particolare l’Islanda in cui ho lasciato il cuore, e l’altra è l’Eurovision Song Contest! Sì, sì, oggi tutti bravi a parlarne da quando fa notizia, ma io ero un affezionato spettatore del “regno del trash” da tempi insospettabili: ho visto in diretta la vittoria di Toto Cutugno e il famoso cambio di giacca a causa della tinta che colava… ma che ne sanno i 2000!

Legato al’ ESC c’è un film di Netflix che, nella sua comicità a volte oltre le righe, riesce a dare uno spaccato perfetto di entrambi gli argomenti: si tratta di “Eurovision Song Contest – La storia dei Fire Saga”, un film del 2020 con Will Ferrell e Rachel McAdams. È la storia di una band locale che parte dalla piccola Husavik e arriva alla finale dell’ESC di Edimburgo dove, durante la finale dell’evento, canterà una canzone dedicata proprio alla cittadina islandese.

Eccovi il video dal canale Youtube di Netflix:

Lo spettacolare Fish & Chips del porto di Husavik
Lo spettacolare Fish & Chips del porto di Husavik
Scorcio del porto di Husavic
Scorcio del porto di Husavic
I gommoni per le escursioni e le frequenti navi da crociera che attraccano nel porto
I gommoni per le escursioni e le frequenti navi da crociera che attraccano nel porto
La facciata della chiesa vicino al porto
La facciata della chiesa vicino al porto
Scorci del porto di Husavic
Scorci del porto di Husavic
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