Panorama con palazzo reale e cattedrale

Madrid

La città che non dorme mai

by Nemo

La città che non dorme mai!

Non sapevo cosa aspettarmi la prima volta che ho messo piede a Madrid, ignaro di quanto un luogo nuovo possa conquistarti in così poco tempo con la sua personalità, la sua arte e la sua gente.
Il primo impatto è stato estremamente positivo: dal momento dell’atterraggio all’aeroporto di Madrid-Barajas ogni cosa è stata veloce e facile. Bagaglio, informazioni, acquisto tessera metro e viaggio fino all’hotel. Facile, veloce, immediato, sereno. Il primo pensiero è che, quando i servizi funzionano, sei contento di pagarli perché ti semplificano la vita.

Conoscevo bene Barcellona e dentro di me credevo che nessun’altra città spagnola potesse competere con la splendida capitale della Catalogna.
…e invece, è bastato uscire dalla metropolitana e iniziare a camminare tra le vie della “città che non dorme mai” per rendermi conto di essere al cospetto di qualcosa di… unico. Esatto, non mi azzardo a dire “migliore” o “peggiore”, ma “unico” mi sembra la parola adatta.

Madrid è una città immensa, che si estende a perdita d’occhio, e per averlo notato un romano, ben abituato a vedere aree urbane senza confini, vuol dire che la sua posizione e conformazione geologica sono tali da esaltare questo aspetto. L’area urbana si estende per oltre 600 km2 ed è, dopo Berlino, la seconda capitale europea per estensione.
Vi sarà chiaro cosa intendo quando parlo di “percezione” delle dimensioni della città solo dopo che, attraversata Plaza de la Armeria tra il Palazzo Reale e la Cattedrale dell’Almudena, vi affaccerete dalla balconata del Mirador de la Cornicia del Palacio Real: sotto di voi si aprirà una città che vi sembrerà senza confini, al cui interno vi colpirà la vista di Casa de Campo, un parco di oltre 1700 ettari (cinque volte Central Park).
Lasciatemi enfatizzare questo aspetto, perché Madrid è una delle 12 città europee con più aree verdi e sono certo che il modo che hanno i madrileni di vivere i loro spazi naturali, come Casa de Campo, il Parque del Retiro, il Parque del Oeste o il Madrid Rio vi colpirà.

La scheda della città

  • Superficie: 604,3 km²
  • Abitanti: 3.223.334 (dati 2019)
  • Densità: 5.334 ab./km²
  • Altitudine: 667 m s.l.m.
  • Nome abitanti: madrileni (madrileños)
  • Patroni: Sant’Isidoro l’Agricoltore (San Isidoro Labrador), Virgen de la Almudena
  • Festa patronale: 15 maggio (San Isidoro), 9 novembre (Virgen de la Almudena)
  • Prefisso: 91
Il Palacio Real più grande d'Europa
Il Palacio Real più grande d'Europa
La cattedrale della Virgen de la Almudena, patrona di Madrid
La cattedrale della Virgen de la Almudena, patrona di Madrid
Cupola della Basilica Reale di San Francesco il Grande
Cupola della Basilica Reale di San Francesco il Grande
I mosaici sulla facciata della Casa de la Panaderia a Plaza Mayor
I mosaici sulla facciata della Casa de la Panaderia a Plaza Mayor

Il cuore della Spagna

Madrid, per tanti aspetti, rappresenta il vero centro di tutto lo stato spagnolo:

  • è la sede del governo: il Palazzo della Moncloa, nel quartiere di Moncloa, ospita il Governo del Regno di Spagna dal 1977, oltre a essere la residenza del Presidente in carica;
  • è il simbolo della monarchia: il Palazzo Reale di Madrid è il più grande d’Europa, con le sue 3418 stanze, e viene anche chiamato Palazzo d’Oriente;
  • è il centro della cartografia spagnola: nella piazza della Puerta del Sol c’è il chilometro zero, il punto da cui si misurano le distanze di tutte le strade nazionali;
  • è la garanzia dell’ora esatta: l’orologio situato sulla facciata del Palazzo della Comunidad de Madrid segna l’ora esatta per tutta la Spagna;
  • è il centro dell’arte: a Madrid ci sono più di 50 musei, tra cui i principali della Spagna, con capolavori locali e internazionali celebri in tutto il mondo: tra i principali, il Museo del Prado, il Museo d’arte contemporanea Reina Sofia e il Museo Thyssen-Bornemisza;
  • è all’avanguardia nei trasporti:  la metro di Madrid è la settima al mondo per estensione, con le sue 13 linee e 301 stazioni per una copertura totale di 296 chilometri (le prime 6 sono New York, Londra, Tokyo, Shanghai, Mosca e Seul);
  • è pioniera nel campo dei diritti LGBTQIA+: viene chiamato MADO, che sta per “Madrid Orgullo”, ed è uno degli eventi Pride più famosi d’Europa, che attrae più di 2 milioni di persone ogni anno;
  • è il centro della finanza spagnola: la sede centrale del Banco de España di Madrid è stata resa celebre dalla serie Netflix “La Casa di Carta”.

Ci sono moltissimi altri aspetti che rendono centrale e unica questa città: cercherò di dirvene alcuni, ma come ogni posto del mondo dotato di fascino, storia e personalità, il modo migliore per conoscerli sarà quello di armarvi di guida e buone scarpe e scoprirli da soli, uno per uno!

Il nome di Madrid ha origini arabe e deriva, probabilmente, dalla parola “magerit” che significa “terra ricca di acqua“.

La città è costruita sull’altopiano della Meseta, a 675 mslm: questo fatto la rende la capitale spagnola più alta d’Europa.

L’organizzazione amministrativa e territoriale

Madrid e il territorio suburbano sono, di fatto, la cosa che più assomiglia a una città-stato: la Comunidad de Madrid è una delle 17 comunità autonome della Spagna che rappresenta il cuore della nazione. Ci si confonde spesso tra Madrid-comunità e Madrid-Città, ma c’è una bella differenza dal momento che nella città di Madrid ci sono circa 3 milioni di persone, mentre la Comunidad ne conta circa 7 milioni.

Il Comune di Madrid è guidato da un Alcalde (l’equivalente del nostro sindaco; il termine deriva da al-qadi che significa “giudice”) e ha sede nell Palacio de Cibeles, in Calle de Alcalà.

Il governo della Comunidad è l’organo esecutivo guidato da un presidente e ha sede nella Real Casa de Correos alla Puerta del Sol. Al governo si affianca un parlamento autonomo con il compito di  legiferare sui temi di competenza regionale. Nello stemma della Comunidad ci sono le 7 stelle dell’Orsa Maggiore in campo rosso.

Anche se dal punto amministrativo, il nucleo minimo è l’Ayuntamento de Madrid, questo è suddiviso in distretti e, a cascata, in barrios, che sarebbero i quartieri. Le zone più caratteristiche sono:

  • Austrias: è la Madrid asburgica, quella con i palazzoni e gli edifici storici del XV, XVI e XVII secolo. È la zona del Palazzo Reale e della Cattedrale dell’Almudena, di Plaza Mayor e di Plaza de la Villa. Qui si trovano le chiese più belle da visitare, come la Collegiata di San Isidoro, San Miguel e la Basilica Reale di San Francesco il Grande. Ci sono i parchi dei Giardini di Sabatini e il Campo del Moro, il Teatro Reale e uno dei panorami più belli di Madrid dalla balconata del Belvedere della Cornisa del Palacio Real.
  • Sol e Gran Via: se si vuole conoscere Madrid non può non partire dalla Puerta del Sol, la piazza che contiene diversi simboli dell’importanza della città nella storia e nella vita di Spagna. Tutta l’area, delimitata a nord dalla Gran Via è il cuore più turistico di Madrid, quello dei grandi negozi, delle vie dello shopping, dei teatri, dei ristoranti e degli splendidi palazzi d’epoca.
  • Paseo de l’Arte: conosciuto anche come il Triangolo dell’Arte, è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO come passeggiata culturale tra Plaza de Cibeles e la stazione de Atocha. Contiene lo splendido Parque del Retiro e tre tra le pinacoteche più famose al mondo: El Prado, il museo d’arte moderna Reina Sofia e il Thyssen-Bornemisza.
  • La Latina: lo considero il barrio più tipico dello spirito madrileno. Atipico rispetto ad altre zone con grandi strade regolari, qui ci si perde tra le stradine irregolari che terminano in piazze piene di vita. Qui, in epoca medievale, si fermavano i commercianti e ancora oggi qui si trovano mercati turistici pieni di vita e di fascino: la plaza de la Cebada, sede dell’antico mercato alimentare, la plaza de los Carros, la plaza de la Paja e il Rastro, il mercato all’aperto più famoso della città.
  • Lavapiés: non avrei mai scoperto quanto adoro questo quartiere se non fosse stato per la mia amica Emma che, avendo vissuto a Madrid, mi ha caldamente consigliato di andarci a passare una sera essendo, a suo dire, simile a una “San Lorenzo di Roma”. La cosa che più gli somiglia, secondo me, è uno di quei lungomare popolari e colorati dove si incontrano persone di tutte le etnie e tutte le età con la voglia di passeggiare, chiacchierare, sedersi a un tavolino per condividere una caña e qualche tapas. Lavapiés è uno dei quartieri più tradizionali e multiculturali di Madrid, che non puoi ignorare se vuoi provare i sapori delle cucine internazionali.
  • Chueca: potrei citarvi l’arte, la cultura, i musei, l’architettura e le magnifiche chiese, ma sono quasi certo che la prima cosa che vi colpirà quando arriverete a Chueca sarà l’arcobaleno, in tutte le forme e i supporti possibili, a partire dalla metropolitana: questo barrio, infatti, è da diversi anni il centro della cultura e dell’orgoglio LGBTQIA+ e uno dei punti di riferimento per la vita notturna. Tappe obbligate di una visita sono i palazzi come la Casa de las Siete Chimeneas (Casa dei 7 Camini), sede del Ministero della Cultura, e il Palacio de Longoria, sede della Società Generale degli Autori ed Editori.
  • Malasaña: è il quartiere vicino a Chueca e gli somiglia molto per vitalità e piacevolezza e con esso condivide il Museo de Historia. Viene definito il quartiere più moderno e alternativo di Madrid, e si può capire dai bar e ristorantini eccentrici dall’atmosfera New Age. Le statue e i richiami alla Rivolta del 2 maggio sono molteplici, poiché fu qui che ebbe origine nel 1808. Il nome del quartiere è ispirato proprio a Manuela Malasaña, un’eroina madrilena della rivolta contro le truppe francesi.
  • Salamanca: da Calle Alcalá a Calle María de Molina, è la zona dei palazzi eleganti, degli uffici, delle ambasciate e dello shopping di livello. Calle Serrano è conosciuta come la Mille de Oro, per la presenza delle boutique e degli atelier delle grandi firme. Il nome ricorda il Marchese di Salamanca, che identificò questa zona per ospitare le classi aristocratiche e borghesi di Madrid. L’urbanizzazione partì dalla seconda metà del XIX secolo per volotà di Isabella II. Le facciate dei palazzi meritano una passeggiata.
  • Barrio de las Letras: in italiano lo chiameremmo il quartiere letterario, ed è fanoso per essere stato il luogo in cui hanno vissuto alcuni degli autori più illustri della Letteratura Spagnola del XVII secolo. Le vie rievocano artisti come CervantesLope de VegaQuevedoTirso de MolinaGóngora. Il Teatro Español, in Calle Principe, è uno dei teatri più antichi al mondo ed è sede di alcune delle produzioni più importanti di Madrid.
  • Casa de Campo: lo inserisco tra i quartieri, ma in realtà si tratta del parco urbano più grande della Spagna e principale polmone verde di Madrid. Un tempo era la riserva di caccia dei reali, ma dal 1931 è aperto al pubblico. Con oltre oltre 1.722 ettari di superficie contiene boschi, corsi d’acqua, un lago e diverse installazioni come il Parque de Attraciones (il luna park), il giardino zoologico e il Madrid Arena. I madrileni vi praticano corsa, ciclismo, trekking e nuoto, oltre a sport classici come il tennis e il calcio. Ci si arriva in metropolitana oppure con la teleferica dal Parque del Oeste.
El oso y el madrono

El oso y el madrono

Il simbolo della città è l’immagine di un orso in piedi sulle zampe posteriori intento a mangiare i frutti di un albero di corbezzolo.

L’orso rappresenta l’aristocrazia cittadina, mentre il corbezzolo è il simbolo della fertilità.

Per ulteriori curiosità, vi rimando all’articolo sulla piazza di Puerta del Sol, in cui si trova la statua.

Un po’ di curiosità


Il Palazzo Reale, pur essendo il più grande d’Europa, viene utilizzato solo per le cerimonie e i ricevimenti ufficiali: i reali di Spagna vivono nel Palazzo della Zarzuela, alla periferia di Madrid.


Lo stadio Santiago Bernabeu è il più alto d’Europa, dato che poggia le proprie fondamenta sull’altopiano della Meseta. Inoltre, ha il progetto più avveniristico e tecnologico al mondo, con un campo scomponibile in 6 sezioni longitudinali che vengono ritratte meccanicamente e conservate una sull’altra a circa 35 metri sotto il terreno, con sistemi automatizzati e centralizzati di manutenzione e cura del manto erboso ibrido. L’ipogeo è alto quanto un palazzo di 10 piani e funziona come una gigantesca serra sotto lo stadio.


Si dice che il caveau della Banca di Spagna, il Calle de Alcalà, sia stato costruito a 35 metri sotto la Fontana de Cibeles e che quest’ultima sia parte integrante del sistema di sicurezza: in caso di effrazione, infatti, l’acqua verrebbe convogliata direttamente nel caveau riempiendolo completamente. Non è chiaro se sia vero o solo una leggenda per disincentivare i malintenzionati.


Nel Parque de Berlin c’è una fontana da cui emergono 3 pezzi del Muro di Berlino, con tanto di graffiti e scritte. D’altronde, sia Berlino che Madrid hanno un orso come simbolo della città.


Al centro della Plaza de Oriente c’è la statua di Filippo IV a cavallo di un destriero che si impenna sulle zampe posteriori. Per permettere alla statua di restare in equilibrio, l’autore Pietro Tacca chiese l’aiuto nientemeno che di Galileo Galilei.


In Calle de Cuchilleros c’è il ristorante Sobrino de Botin, aperto nel 1725: si tratta del ristorante più antico del mondo.


Nella chiesa di San Antón, in Calle de la Hortaleza, è custodito il cuore di San Valentino.


Nel Parque del Retiro è presente la statua “dell’Angelo Caduto”, ispirata al poema epico “Paradiso perduto” di John Milton e rappresenta Lucifero nel momento della caduta dal Cielo. La particolarità è che si trova esattamente a 666 metri sul livello del mare.


Nella vecchia Stazione di Atocha, inaugurata nel 1851, non ci sono più i binari, ma si può passeggiare in un giardino tropicale con 7000 tipi di piante di 400 specie diverse.

Link utili

Sito della Comunidad de Madrid:

Sito del Comune di Madrid

Sito del Turismo di Madrid:

Sito del Consorzio Regionale dei Trasporti di Madrid:

 

La facciata in stile modernista del Palacio de Longoria a Malasaña
La facciata in stile modernista del Palacio de Longoria a Malasaña
Insegna del Mercado de San Miguel
Insegna del Mercado de San Miguel
I colori arcobaleno tipici di Chueca
I colori arcobaleno tipici di Chueca
I palazzi maestosi della Gran Via, nella zona dei teatri
I palazzi maestosi della Gran Via, nella zona dei teatri

Muoversi a Madrid

Volare a/da Madrid

Gli aeroporti di Madrid sarebbero 3, ma Madrid-Cuatro Vientos (Codice IATA: MCV), il più vecchio aeroporto spagnolo, è dedicato ai voli privati, e Madrid-Torrejon è a disposizione dell’Aeronautica Militare del Regno di Spagna(Ejército del Aire y del Espacio, abbreviato in SpAF dall’inglese Spanish Air and Space Force). Quindi, se voleste viaggiare da e verso la città e non possedete un aereo oppure non siete piloti militari, dovrete rivolgere le vostre ricerche verso l’aeroporto Adolfo Suárez Madrid-Barajas (codice IATA: MAD) situato a 12 km dal centro della città. Per il sito ufficiale, seguite questo link.

Si tratta del principale aeroporto della Spagna e quello europeo col maggior numero di voli diretti per l’America Latina. Vi atterrano tutte (o quasi) le compagnie aeree, sia low cost, sia di bandiera. Il cosiddetto puente aereo tra Madrid e Barcellona ha il record di essere la tratta aerea col maggior numero di voli settimanali al mondo.
Personalmente, lo trovo molto comodo da utilizzare (parlo di accessi, attrezzature e facilità a reperire le informazioni), con servizi all’avanguardia e collegamenti comodissimi da e verso la città. Se aveste dubbi, una volta atterrati troverete un atrio con sportelli informativi e botteghini per l’acquisto di biglietti, sia automatici, sia assistiti da personale poliglotta.
La maggior parte dei mezzi di trasporto partono e arrivano dal terminal T4: se non doveste atterrare al T4, potrete utilizzare le navette gratuite che uniscono tutti i terminal dell’aeroporto.

  • Se dovete raggiungere il centro città, il modo più semplice è utilizzare la linea 8 della metropolitana che collega il Terminal T4 con la stazione Nuevos Ministerios con frequenza delle corse inferiori a 10 minuti. Il biglietto della metro è quello relativo alla tariffa che v interessa (quindi secondo la Zona che dovrete raggiungere) più un supplemento di circa 3€. Se optate per la Tessera Turistica (vedi oltre, nella sezione “Muoversi in Metro”) il supplemento per l’aeroporto è già incluso.
    Per verificare percorsi, orari e prezzi aggiornati, seguite questo link.
  • Altra possibilità è utilizzare i treni Renfe-Cercanìas: la linea C-1 collega il Terminal T4 con la stazione Principe Pio. Il biglietto costa meno di 2 euro.
    Per verificare percorsi, orari e prezzi aggiornati, seguite questo link.
  • Se e due soluzioni precedenti hanno alcune ore di stop nella notte, il servizio di AUTOBUS urbani di Madrid funziona per tutte le 24 ore.
    La linea 101 collega i terminal T1-T2-T3 con l’Área Intermodal de Canillejas.
    La linea 200 collega i 4 terminal con la fermata di Avenida de América.
    La linea 203 Express collega i 4 terminal con la stazione Atocha RENFE.
    Per verificare percorsi, orari e prezzi aggiornati, seguite questo link. Vi troverete anche le informazioni circa le linee di autobus extraurbani, nel caso in cui la vostra destinazione non sia la città di Madrid ma altri comuni dell’hinterland.

Muoversi in Metro

La metro di Madrid, con 13 linee e 301 stazioni (oltre a 3 linee di metro leggera) copre 296 chilometri ed è la settima metropolitana più estesa del mondo. Questo dovrebbe convincervi che è il mezzo più comodo e veloce per andare ovunque in città e in periferia.

È pratica, efficiente, funzionale, veloce, ben indicata… e ci sono pure le prese per caricare i cellulari sia sulle banchine che sulle vetture. Non dovrete cercare i pieghevoli con la mappa e i percorsi scritti in caratteri microscopici, perché un’apposita APP, disponibile per Android e iOS vi indicherà sempre il percorso migliore da seguire, gli orari e le informazioni sulle stazioni (ad esempio, se una specifica stazione sia o meno dotata di percorsi per disabili).
Quello che mi è piaciuto tantissimo è che alcune stazioni sono “ambientate”, ovvero realizzate a tema con ciò che troverai una volta in superficie. Ad esempio, non vorrete perdervi la stazione di Plaza de España, sulle cui pareti potrete leggere il don Quichiotte di Cervantes (a cui è dedicato il monumento nella piazza), o quella di Chueca, addobbata con i colori arcobaleno (simbolo della cultura LGBTQIA+ che caratterizza il quartiere), o la stazione Paco de Lucia, con i murales dedicati all’artista, oppure l’ingresso della stazione Gran Via, che replica il padiglione che l’architetto Antonio Palacios costruì all’inizio del XX secolo come accesso alla prima linea della nuova rete metropolitana di Madrid.

Il sito ufficiale è metromadrid.es.
Le mappe ufficiali si possono scaricare a questo link
.
Anche se la mappa delle Zone di tariffazione del trasporto pubblico di Madrid si divide in A, B1, B2, B3, C1 e C2,  la mappa della Metro si divide più semplicemente in Zona A, che comprende il centro città e le principali aree metropolitane, e Zona T, che permette di raggiungere anche le zone periferiche. Se siete in visita turistica, potete concentrarvi sulla Zona A, gestendo eventuali casi particolari con biglietti ad hoc.

Per viaggiare nella Metro di Madrid avrete bisogno di una TTP o Tarjeta de Transporte Público (Tessera di Trasporto Pubblico) o semplicemente Tarjeta Multi, che è una carta magnetizzata che può essere caricata con i biglietti o gli abbonamento desiderati. Se acquistata da sola, la TTP costa € 2,50, mentre è gratuita se si sceglie la Tessera Turistica.
Sulla Tarjeta si possono caricare il biglietto singolo, che costa € 1,50, oppure il carnet da 10 viaggi Metrobús, che costa € 12,20 e comprende anche gli autobus EMT e la Metro Leggera ML1. Oltre a questi ci sono altri abbonamenti ordinari per più giorni o per direttrici specifiche ma, se siete in visita turistica e vi state limitando alla città, non credo vi interessino. Nel caso, invece, voleste esplorare questo possibilità, sappiate che tutti i titoli di viaggio vanno caricati sulla stessa Tarjeta e quindi vi consiglio di studiare le compatibilità tra le diverse soluzioni a questo link. Ricordate che la metro da/per l’aeroporto comporta un sovrapprezzo di € 3,00 sul biglietto ordinario.

Io non so che tipi siete voi, e quindi immagino alcuni già intenti a fare i calcoli per capire quali combinazioni gli convengano per risparmiare il risparmiabile, ma per quanto mi riguarda opto spesso per una soluzione all-inclusive che mi tolga da qualsiasi indecisione o rimpianto. In questo caso, se foste come me, vi consiglierei di valutare la Tessera Turistica del Trasporto di Madrid o Título Turístico. Si tratta di una tessera senza limiti sul numero di viaggi che si può sottoscrivere per 1, 2, 3, 4, 5 o 7 giorni consecutivi dall’attivazione se voi capite perché non c’è il 6° giorno, vi prego, ditemelo!).
Prendendo in considerazione solo la Zona A, è possibile viaggiare su tutte le linee Metro, compresa la tratta per l’aeroporto, su tutte le linee degli autobus urbani, eccetto la 203 Express per l’aeroporto, su tutti i treni verso le stazioni Cercanias a patto di restare in Zona A e sulla linea ML1 della Metropolitana leggera. Trovate le tariffe a questo link cercando la voce “Título Turístico”.

Muoversi in Bus

La rete EMT di circa 200 linee urbane coperte dagli oltre 2.000 autobus di Madrid copre un’estensione di più di 3.500 chilometri, permettendo di raggiungere tutto il territorio con le oltre 10.100 fermate.
L’orario copre normalmente dalle 6.00 del mattino alle 23.30, ma può variare a seconda delle linee. Nelle restanti ore è previsto un servizio notturno. Maggiori informazioni sul sito della Comunidad de Madrid nella sezione del Trasporto Pubblico.
Il biglietto standard (EMT Ticket) costa € 1,50, mentre il carnet da 10 corse Metrobús (lo stesso già visto sopra, che include anche Metro in Zona A e Metro leggera ML1)  si può acquistare per € 12,20. Il biglietto per l’aeroporto costa € 5,00.
Le mappe della rete EMT sono scaricabili a questo link.

L’alternativa ecologica: bici elettriche

Le biciclette elettriche sono l’alternativa ecologica per muoversi in centro: si sbloccano con l’apposita APP o con la card magnetica e si lasciano alla fine del tragitto nei parcheggi autorizzati. Il servizio si chiama BiciMAD e in città ci sono 7.500 biciclette e oltre 600 postazioni per prelevare o lasciare una bicicletta.

L’APP è disponibile negli store Android e iOS e il servizio è gestito da EMT. La pagina ufficiale è bicimad.com.
Tralasciando gli abbonamenti a medio e lungo termine, le tariffe per un uso occasionale sono:

  • 2.00 € la prima ora;
  • 4.00 € la seconda ora;
  • 4.00 € l’ora di supplemento se si tiene la bici oltre le 2 ore (molto probabilmente si vuole disincentivare l’utilizzo prolungato per aumentare la probabilità di avere sempre mezzi a disposizione.

Tramite l’APP BiciMAD va scansionato il QR code della bicicletta scelta per sbloccare la catena. Se avete optato per la tessera da 1,2 o 5 giorni, vi basterà avvicinarla al sensore e la ruota verrà sbloccata. La luce verde indicherà la possibilità di utilizzo. Alla fine del viaggio, la bicicletta va inserita in uno dei posti del parcheggio cittadino assicurandosi che il meccanismo si incastri e venga avviata la ricarica della batteria.

Escúchame cuando te hablo!

Diario di viaggio


Una domenica pomeriggio di agosto, nel caldo torrido di Madrid, stavo passeggiando per le vie di Lavapies quando vidi questa scena: un giovane madrileno di una trentina d’anni passeggiava col cane al suo fianco, un husky dal passo fiero che, a giudicare dallo sguardo orgoglioso, sapeva bene di essere proprio un bellissimo esemplare.

A un certo punto, il cane fu attratto da un chiwawa che passeggiava sul marciapiede opposto. Essendo “fratello” di un chiwawa so bene che la natura gli ha dato tante doti, come la dolcezza e l’affetto incondizionato, ma sicuramente non la misura dei modi e la consapevolezza delle proprie dimensioni, il che ne fa degli attaccabrighe naturali di dimensioni tascabili.
Il chiwawa cominciò a inveire verso l’husky, che con uno scatto balzò in mezzo alla strada per raggiungerlo (nella mia modesta opinione, per leccarlo sul muso, data la docilità dell’husky). Proprio in quel momento stava passando una macchina che lo avrebbe sicuramente investito se il ragazzo non avesse avuto la prontezza di strattonare il guinzaglio per riportare il cane a sé prima dell’impatto.

A questo punto inizia una scena avrebbe potuto tranquillamente essere recitata da un padre e un figlio: il ragazzo si inginocchia davanti al cane e comincia a sgridarlo (non ho colto tutte le parole, ma il senso era: non permetterti mai più di scappare in mezzo alla strada in questo modo… non sai che è pericoloso?… mi hai fatto spaventare!).
Il cane non se lo filava ma continuava a guardare il chiwawa.

Il ragazzo, vedendo che i suoi richiami non erano ascoltati, si fermò e urlò “Escúchame cuando te hablo!” (tradotto: ascoltami quando ti parlo!).
L’husky si irrigidì e si girò verso il padrone, lo guardò dritto negli occhi e poi assunse l’espressione di un bimbo combattuto tra il pianto e la vergogna di essere stato rimproverato. Abbassò il muso e restò fermo ad aspettare.
La scena si concluse con un abbraccio tra cane e padrone, che ripresero la loro passeggiata, sotto lo sguardo incredulo del chiwawa.

Ho voluto raccontarvi questo episodio perché credo sia emblematico di un modo che hanno gli abitanti di Madrid di trattare i loro animali domestici: ho visitato molti luoghi, in Italia e nel mondo, in cui il cane era trattato da animale e tale doveva restare. Ho visto posti in cui non era loro permesso entrare i casa o dove era naturale che non potessero stare nella sala del ristorante coi loro padroni.
Madrid non è così: le mattine che mi alzavo presto per uscire a fare foto prive di folla prima che le orde dei turisti invadessero i monumenti e le piazze, mi sono sempre imbattuto in una moltitudine di persone (giovani e meno giovani) che iniziavano la loro giornata portando il loro coinquilino a quattro zampe a fare la passeggiata mattutina.

Ogni volta che ho visitato un parco, era normale incontrare ragazzi o famiglie che giocavano col proprio cane. Alcune volte ho incrociato anche ciclisti o persone intente a fare jogging con cane al seguito.

Erano tante! E nonostante questo, non ho mai trovato resti o bisogni in strada, cosa che, secondo me, è segno dell’amore e della cura che ci mettono ogni giorno!

Cioccolata calda e churros da St Gines

La Movida

Anche se oggi è un termine associato alla bella vita delle notti madrilene, la Movida nasce come un movimento culturale e artistico alla fine del regime franchista, avvenuta nel 1975 con la morte del Caudillo, durante la cosiddetta Transizione Spagnola, che portò all’instaurazione di uno stato democratico col regno di Juan Carlos.
Il Movimento partì da Puerta del Sol e vide diversi artisti abbracciarne lo spirito: per citarne due tra tutti, il regista Pedro Almodovar e il pittore Miquel Barcelò.

Poiché a livello internazionale il governo intendeva utilizzare questa novità come emblema di una rinnovata libertà, fu benvisto e non osteggiato il riversarsi nelle strade di orde di giovani che finalmente potevano festeggiare la vita e la loro età fino a tarda notte senza troppe restrizioni.

Oggi si parla di Movida in maniera generica in ogni città che abbia una vita notturna significativa, ma la vera Movida spagnola (anche se sarebbe più giusto dire Movida madrileña) consiste nel vivere la notte per le strade della città, passando senza troppi problemi da un bar all’altro, bevendo sangria, cerveza o cobas (cocktails) e mangiando tapas con amici e con persone conosciute al momento. I gruppi diventano via via più grandi man mano che le ore si fanno più piccole (perdendosi per strada quelli che reggono meno l’alcool e che verranno risvegliati la mattina dal servizio di pulizia stradale), fino a ritrovarsi all’alba a inzuppare churros nella cioccolata calda.

Iscrizioni egizie nel Tempio di Debod
Iscrizioni egizie nel Tempio di Debod
La stazione di Atocha contiene un giardino tropicale
La stazione di Atocha contiene un giardino tropicale
Stazione Metro di fronte al Banco de España
Stazione Metro di fronte al Banco de España
La statua a Cervantes in Plaza de España
La statua a Cervantes in Plaza de España

Luoghi speciali di Madrid

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