La cattedrale gotica di Nidaros, tesoro di Trondheim

Trondheim

La cattedrale del nord

by Nemo

La foce delle maledizioni

Si narra che nel 997 il re vichingo Olaf I Tryggvessön conquistò questa zona fondandovi un centro abitato. Per riuscirci sconfisse due rivali illustri: Håkon, conte di Lade, e suo figlio Erlend. Questi ultimi furono traditi dal loro servitore Kark che portò la testa del padrone a Olav il quale, per tutta risposta, fece tagliare la testa anche a lui. Le tre teste furono sistemate su tre picche all’ingresso della città in modo tale che, per ordine del re, tutti coloro che passavano in entrata o in uscita dal villaggio potessero vederle e fermarsi a maledirle. Nidaros, nell’antica lingua delle saghe norrene, vuol dire proprio “foce delle maledizioni” e fu il primo nome della città fondata da Olav I.
Quando il territorio diventò parte del Regno di Danimarca, il nome venne cambiato in Trondhjem, e rimase tale fino al 1905, anche se dal 1523 il dominio era passato alla Svezia. Con l’indipendenza dalla Svezia, molti nomi di città vennero modificati e Trondhjem diventò Trondheim assumendo un accento più tipico del nuovo Regno di Norvegia. Per la cronaca, il termine indicava la terra d’origine dei Troenders, abitanti della provincia di Troendelagen, nei pressi dell’attuale Trondheimsfjord.
Per essere proprio precisi, il primo nome dato da Olav I di Norvegia fu Kaupangen , che significa “il mercato” ma durò poco perché ben presto sostituito da Nidaros. Nonostante ciò, il carattere di crocevia per le merci fu, dal medioevo in poi, una caratteristica importante per la storia e l’evoluzione di questa città.

Nel 1016, accanto al palazzo reale di Olav I, Olaf II Haraldsson fece costruire la chiesa di San Clemente, la più antica della città. La città era già influente per essere il centro del commercio ittico delle rotte nordiche, ma il prestigio aumentò quando l’arcivescovo di Norvegia, nel 1152, ne fece la sua sede rendendola, di fatto, più importante di Oslo e Bergen. Questo permise di avviare la costruzione della Cattedrale che ancora oggi è una delle più grandi dell’Europa del nord. Come sito fu scelto proprio quello della vecchia chiesa di San Clemente, dove era stato sepolto il corpo di Olaf (che, nel 1031 a un anno dalla morte, era stato proclamato santo).

Dal 1814, anno in cui la la Norvegia ebbe la sua prima costituzione autonoma, venne ripresa la tradizione medievale dell’incoronazione dei re di Norvegia nella Cattedrale di Nidaros.

Con la riforma protestante molte chiese cattoliche furono demolite per ricavarne materiali da costruzione, ma la cattedrale resistette e resta ancora oggi l’attrazione principale di una visita a Trondheim.
Dell’antica città medievale restano alcune costruzioni degne di nota, come il palazzo vescovile, accanto alla Cattedrale. Gli interni, a partire dalla sala dell’Arcivescovo, sono stati restaurati per restituire l’atmosfera medievale dei suoi fasti. La seconda chiesa della città dedicata alla Vergine è quella di Nostra Signora, precedentemente distrutta mentre si procedeva ad ampliare la cattedrale e ricostruita nel XIII secolo.

La scheda della città

  • Regione: Trøndelag
  • Contea: Trøndelag
  • Superficie: 341 km²
  • Abitanti: 207.595 (dati 2021)
  • Densità: 608,78 ab./km²
  • Altitudine: 3 m s.l.m.
  • Nome abitanti: Trondhjemmer, Trondheimar o Trondheimer
  • Patrono: Sant’Olav di Norvegia
  • Festa patronale: 29 luglio
  • Codice postale: 7003–7497
  • Time Zone: UTC+1
La Cattedrale di Nidaros

Visitare Trondheim

Trondheim è la terza città della Norvegia, ma passeggiando per le sue strade vi sembrerà di essere in un paesino: la cura per la tradizione e l’impatto ambientale, infatti, le ha permesso di mantenere un’atmosfera amichevole a misura d’uomo pur non rinunciando alla modernità e ai servizi. Se da un lato la città ti fa sentire tutta la sua storia, dall’altro ospita una popolazione studentesca vivace che ama divertirsi.
La prima notizia da sapere è che, se non si ha fretta, si gira benissimo a piedi.

Posta sul Trondheimsfjord ed è attraversata dal fiume Nidelva che, attraversando la città, offre scorci molto caratteristici per le tipiche case dei pescatori e dei mercanti che vi si affacciano, come nei pressi del Gamle Bybro (Old Town Bridge), un ponte storico con portali rossi che offre una vista panoramica da non perdere sul fiume e sulle pittoresche facciate colorate montate su palafitte. Il ponte in legno congiunge il quartiere vecchio di Bakklandett con la città e la tradizione popolare dice che baciarsi sotto gli archi è di bon auspicio per le coppie innamorate.
La via Bakklandet è una delle più caratteristiche di Trondheim, piena di locali, bar e ristoranti vivaci e tradizionali.

Sul versante opposto di Bakklandet si va verso la Cattedrale di Nidaros (Nidaros Domkirke), il vero centro della città: da non perdere la facciata gotica con le due torri e le tantissime nicchie che ospitano statue e il presbiterio ottagonale. Si tratta della chiesa più importante della Norvegia, ma consultate prima gli orari, perché non è sempre aperta per le visite.
Accanto alla Cattedrale c’è il Palazzo Vescovile (Erkebispegården) risalente al XII secolo, uno dei più antichi della Scandinavia intera. È costituito da un cortile circondato da due grandi ali di pietra e mattoni (come una grande “U”), una delle quali ospita il Museo Arcivescovile, con statue e suppellettili provenienti dalla Cattedrale, mentre l’altra alcune mostre permanenti, come il Museo della scultura medievale, e gli Ornamenti Reali Norvegesi, il Museo delle Armi e il Museo della Resistenza. A seconda di ciò che vorrete visitare, compresa la Cattedrale, vi converrà scegliere il biglietto cumulativo più adatto.

Procedendo alla ricerca di edifici grandi, sulla Munkegata, una delle vie più importanti della città, troviamo la Stiftsgården, ovvero la residenza dei reali di Norvegia a Trondheim: costruita ne 1774, è probabilmente il più grande edificio in legno del Nord Europa con 4.000 mq di superficie e 140 stanze. In alcune occasioni ha ospitato l’incoronazione del re.

Nella piazza centrale Torvet campeggia un grande obelisco che fa anche da meridiana, sulla cui sommità c’è la statua di re Olav Tryggvason… ma con l’ora legale va male!

Per chi ha voglia di un bel panorama c’è la fortezza Kristiansten festning, che però richiede una passeggiata in salita poiché è sulla collina di Festningsparken: niente di straordinario il sito storico, ma ben tenuto e con una bellissima vista sulla città. Nel 1718, la città individuò e respinse gli invasori svedesi grazie a questa fortezza.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, a seguito dell’occupazione tedesca, la fortezza fu usata dai soldati nazisti per giustiziare i patrioti norvegesi.

Parlando sempre di Seconda Guerra Mondiale, la Sinagoga di Trondheim ospita un museo con la storia della comunità ebraica norvegese, un’occasione per conoscere storie meno note e riflettere sull’Olocausto.

Per chi ama fare acquisti, tutto il centro è pieno di negozi tradizionali mentre, per la moda e uno stile più moderno, le vere vie dello shopping sono la Nordre gate e la Olav Tryggvasons gate. Più o meno in tutte le aree, ci sono ristoranti, pub e altri locali dove mangiare o rilassarsi, ma per un ristorante esclusivo dovrete dirigervi alla Tyholttårnet (torre di Tyholt) sulla cui sommità, a 80 metri di altezza, un ristorante panoramico compie un giro completo ogni ora.

Mettete in conto anche una passeggiata al porto: troverete l’ufficio delle informazioni turistiche e la statua di Leif Erikson, il primo europeo a sbarcare in America. La cosiddetta “Statua del Vichingo” è il simbolo di tutti i norvegesi emigrati nel mondo.
Poco distante c’è il Rockheim, il museo della musica contemporanea, col suo tetto costellato di dischi in vinile.
Di fronte al porto c’è l’isola di Munkholmen che in passato ha ospitato una fortezza, una prigione e anche un monastero benedettino. Oggi è un’area ricreativa dove è possibile fare piacevoli pic nic in spiaggia e può essere raggiunta facilmente con il traghetto.

Sant’Olav di Norvegia

La città di Trondheim è strettamente legata alla figura di Olaf II Haraldsson (in norvegese Olav Digre o Olav den Hellige), detto il Grosso il Santo, vissuto dal 995 al 1030. Fu re di Norvegia dal 1015 al 1028 e fu ucciso nella battaglia di Stiklestad contro la cosiddetta “Armata dei Contadini” il 29 luglio del 1030.
Circa un anno dopo la sua morte, come riportano le agiografie che lo riguardano, il suo corpo fu ritrovato incorrotto e per questo ne fu proclamata la santità.

Oggi è considerato santo e martire sia dalla Chiesa cattolica, sia da quella ortodossa e il suo corpo giace nella Cattedrale di Nidaros, a Trondheim.
La sua ricorrenza è il 29 luglio. In ricordo della sua morte avvenuta in nome della Norvegia, divenne patrono di tutta la nazione.
Viene rappresentato simbolicamente con il globo, lo scudo, e l’ascia danese. Spesso ha le tre ferite mortali al ginocchio, al collo e al petto che, secondo la tradizione, avrebbe ricevuto durante l’ultima battaglia.

Se passate per Roma, vi suggerisco una visita a San Carlo al Corso, dove c’è una cappella dedicata a Sant’Olav di Norvegia. Qui è possibile vederlo in un dipinto del 1893 di  Pius Weloński che lo ritrae con il globo e l’ascia: la cappella venne inaugurata il 9 aprile 1893, nel 50° anniversario della prima messa celebrata legalmente in Norvegia dopo la Riforma.

Old Town Bridge
Old Town Bridge
Scorcio delle case sul fiume Nidelva
Scorcio delle case sul fiume Nidelva
Le case dei pescatori sulle palafitte
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Statue sulla facciata della Cattedrale
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Muoversi a Trondheim

Arrivare in aereo

In quanto terza città della Norvegia, Trondheim è servita bene dalle rotte aeree. L’Aeroporto di Trondheim-Værnes è lo scalo più vicino e dista circa 19 chilometri dal centro.
Oltre alle rotte interne alla Norvegia, l’aeroporto offre il collegamento ad alcune destinazioni internazionali come
Londra, Amsterdam, Stoccolma e Copenaghen. Purtroppo non c’è il diretto con l’Italia (situazione al 2024).

Dalla stazione, oltre alle auto a noleggio e ai taxi, ci sono altre possibilità per raggiungere il centro abitato:

  • Il treno impiega circa 35 minuti ed è forse la soluzione più economica, ma bisogna fare attenzione perché non tutti i treni in partenza dall’aeroporto fermano a Trondheim: per pianificare il viaggio, utilizzate il sito ufficiale di VY.
  • Gli Unibus Værnes-ekspressen impiegano circa 25 minuti a raggiungere il centro. I biglietti possono essere acquistati tramite il sito, mediante l’APP oppure direttamente con l’autista a bordo della vettura. Acquistandoli in anticipo è possibile sfruttare degli sconti.
  • I bus locali della società AtB fermano a Værnes. Potete verificare orari e prezzi sul sito della compagnia.

Arrivare in Treno

Un’alternativa a volare verso Trondheim è quella di atterrare a Oslo e, dalla capitale, prendere il treno ad alta velocità SJ Intercity verso nord: 497 chilometri per circa 7 ore e mezza di viaggio. La ferrovia di Dovre è il modo più sostenibile per attraversare la Norvegia e vedere paesaggi indimenticabili.
Per conoscere le stazioni intermedie, i tempi esatti di percorrenza e i prezzi, potete visitare il sito sj.no oppure quello di entur.no.
La compagnia ferroviaria nazionale è Vygruppen AS, conosciuta come Vy.

Arrivare in bus

Il bus è notoriamente più lento del treno e decisamente più scomodo ma, suddividendo le tratte di percorrenza, può essere un’alternativa. Riguardo alla convenienza economica, non è così elevata come si potrebbe pensare.
Vy Buss, precedentemente denominata Nettbuss, è la più grande compagnia di autobus in Norvegia, di proprietà di Vy (la stessa dei treni). Il sito ufficiale per verificare tratte e prezzi è vybuss.com.

Arrivare in pelegrinaggio

Il pellegrinaggio di Sant’Olav va da Oslo a Trondheim, sulle orme del patrono di Norvegia, per concludersi nella Cattedrale di Nidaros al cospetto delle spoglie del santo. Solo per chi è preparato a camminare, si tratta di 640 chilometri tra la natura incontaminata e selvaggia della Norvegia tra stupendi paesaggi e miti norreni.
Ma partire da Oslo non è necessario: ci sono almeno altri 5 cammini che si dirigono in direzione dell’antica Nidaros come Romboleden, Osterdalsleden, Nordveien, Varmland-Trystil e Harjedal-Tydalen. Alcuni partono addirittura dalla Svezia e dalla Danimarca e alcune varianti possono arrivare anche a 900 chilometri di tracciato.

La Patria dei sapori nordici

Trondheim, pur forte della sua tradizione nordica, ha saputo accogliere le correnti e le contaminazioni della cucina divenendo, negli ultimi anni, una meta gastronomica di alto livello.
La qualità della materia prima che il territorio offre si può assaporare quotidianamente nella freschezza dei frutti di mare o nel pesce di mare e di lago o nella carne di renna.
Trondheim ha conseguito il titolo di Regione Europea della Gastronomia per il 2022: il titolo viene assegnato a quelle località per cui almeno il 30% del cibo è a base di prodotti locali.

Trondheim Pride

Il Trondheim Pride è il terzo maggior festival pride in Norvegia.
La tradizione del Pride di Trøndelag ha inizio nel 1997 ed è andata via via crescendo ogni anno. Prevede una grande varietà di eventi che comprendono dibattiti, sfilate, incontri sociali, concerti e feste per celebrare la cultura queer.
Ma non volendo attendere il periodo del Pride, ogni mese si tengono concerti e serate queer “open mic“, ovvero a palco libero senza programmazione. Trondheim, forte della folta presenza studentesca, si è conquistata la nomea di città aperta, accogliente, inclusiva e diversificata.

Una città giovane e antica

Se vi state chiedendo il perché di tanti giovani intorno a voi per le strade di Trondheim, sappiate che il merito è da attribuire alla prestigiosa Università Norvegese di Scienza e Tecnologia. Si parla infatti di circa 30.000 studenti che vivono allegramente questa città e fanno contrasto con il rigore delle tradizioni nordiche.

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