by Nemo
Stemma del Lazio

Lazio

Il Lazio in breve

Il Lazio è tra le regioni più eterogenee d’Italia: si colloca al centro e si estende tra il mar Tirreno e gli Appennini. Il 54% del territorio è occupato da zone collinari, il 26% da zone montuose ed il restante 20% da pianure, principalmente verso le coste. Al centro è collocata Roma, che per noi romani è il centro del mondo!

Roma è la capitale del mondo! In questo luogo si riallaccia l’intera storia del mondo, e io conto di essere nato una seconda volta, d’essere davvero risorto, il giorno in cui ho messo piede a Roma.
Le sue bellezze mi hanno sollevato poco a poco fino alla loro altezza.

Goethe

Partendo dal nord, troviamo i complessi montuosi di origine vulcanica, ciascuno col suo lago: il Lago di Bolsena sui Monti Volsini, il Lago di Vico sui Monti Cimini ed il Lago di Bracciano sui Monti Sabatini. A est e ovest la parte settentrionale si completa, rispettivamente, con la pianura del Tevere e la pianura Maremmana. Quest’ultima si estende fino ai Monti della Tolfa, un territorio collinare – sempre di origine vulcanica – che arriva fino al basso Viterbese.

Spostandoci nella parte orientale, e quindi verso l’Appennino, troviamo le cime più alte della regione, nei Monti della Laga (il Monte Gorzano tocca i 2458 m). Qui troviamo anche i gruppi dei Monti Reatini, Sabini, Simbruini, Cantari, Ernici, i Monti del Cicolano e i Monti della Duchessa.
Tra i Sabini e i Reatini c’è la Piana Reatina (nella provincia di Rieti, appunto!), una pianura alluvionale – percorsa per tutta la sua lunghezza dal fiume Velino – originata dalla bonifica dell’antico Lago Velino: è il centro della Sabina, la regione geografica in cui sorge Rieti.

Valle Santa

La scheda della Regione

  • Superficie: 17.232,29 km²
  • Abitanti: 5.723.372 (30-11-2020)
  • Densità: 332,13 ab./km²
  • Province: 4 + 1 città metropolitana
  • Comuni: 378
  • Capoluogo: Roma
  • Nome abitanti: laziali
  • Patroni: santi Pietro e Paolo
Lazio

Visita la capitale

ROMA
Tau francescano a Rivodutri

Viene detta anche Valle Santa poiché in questi luoghi passò e soggiornò San Francesco d’Assisi. Si narra che, nel corso di questi soggiorni, ebbero luogo eventi importanti nella vita del santo: il primo Presepe, la stesura della Regola dell’ordine francescano e (probabilmente) la composizione del Cantico delle creature.

A testimonianza del suo passaggio, il poverello di Assisi ci lasciò i quattro santuari che si trovano ai quattro angoli della valle in cui vale senz’altro la pena recarsi in pellegrinaggio:

  • Il Santuario della Foresta,
  • Il Santuario di Poggio Bustone,
  • Il Santuario di Fonte Colombo,
  • Il Santuario di Greccio.

In memoria del cammino compiuto da Francesco nella Valle Santa, dal 2003 è possibile percorrere il “Cammino di Francesco“, un percorso tracciato da un’apposita segnaletica, che si propone come interessante alternativa al “Cammino di San Benedetto” e alla “Via Francigena“… insomma, avete capito perché si chiama Valle Santa?

Cosa mangiare nel Lazio
Via Francigena
[PROSSIMAMENTE]
Cammino di Francesco
[PROSSIMAMENTE]
Cammino di San Benedetto
[PROSSIMAMENTE]

Spostandoci a sud di Roma e verso Frosinone, cambiamo valle: la Valle Latina (o Valle del Sacco) corrisponde in larga parte all’area orientale del Latium vetus di epoca romana, compresa tra i Monti Lepini a ovest e i Monti Ernici a est. Nella valle scorrono i fiumi Sacco e Liri che sfociano nel Golfo di Gaeta. I Monti Lepini, i Monti Ausoni e i Monti Aurunci formano, nel loro insieme, i Monti Volsci.

Intorno alla capitale, il territorio è caratterizzato da alture di origine vulcanica e numerosi laghi.

Da Roma, andando verso sud, troviamo l’Agro Romano e l’Agro Pontino, pianure ricavate da un’importante opera di bonifica delle paludi messa in atto negli anni ’30. Il Tevere è il fiume principale della regione, per molti tratti navigabile.

La costa laziale non presenta spiagge da sogno in stile caraibico, certo, ma con le sue distese di sabbia offre un ambiente tranquillo per una gita al mare per chi vuole evadere dalla monotonia della città. Non vi consiglio, però, di andare a cercare un metro quadro per piantare un ombrellone nelle domeniche di agosto… la sola ricerca del parcheggio è pura follia!

In compenso, da nord a sud, la costa è piena di piccoli e grandi centri pieni di vita e servizi che sono pronti a ricevervi per l’estate:  Tarquinia, Civitavecchia, Fiumicino, Anzio, Nettuno, Sabaudia, Sperlonga, il Monte Circeo e il promontorio di Gaeta, solo per citarne alcuni.

Davanti a San Felice Circeo si trova Ponza e il suo arcipelago, composto in totale da sei piccole isole, tutte di origine vulcanica.

Uno dei problemi del Lazio è che Roma è una presenza ingombrante: per il turista che viene in visita da lontano, ha un tempo limitato e non sa quando tornerà, chiaramente la città eterna ruba la scena al resto.  Ma con un po’ di tempo a disposizione, la scoperta del territorio laziale vi ripagherà dell’azzardo! E non mi riferisco solo alla bellezza dei paesaggi naturali e alle tante occasioni di fare escursioni per montagne, colline, laghi e coste marine. C’è la storia testimoniata dai resti delle tante popolazioni che hanno abitato il territorio, primi tra tutti (in termini di siti archeologici visitabili) gli Etruschi.

Ma il Lazio è soprattutto borghi, ricchi di storia, tradizioni, fede, arte e buona cucina.
A fare qualche esempio, so che sto per fare torto a tutti gli altri, ma – anche solo per capire la ricchezza di occasioni – provate a considerare di fare tappa a…

  • Greccio e il Convento e Santuario francescano,
  • Tivoli e Villa d’Este,
  • Cisterna di Latina, e il Giardino di Ninfa,
  • Subiaco e i monasteri di Santa Scolastica e San Benedetto e il Sacro Speco,
  • Anagni, e la sua Cattedrale,
  • Cori, e il Tempio di Ercole sulla collina,
  • Tarquinia, con la necropoli etrusca,
  • Montefiascone, con la Rocca dei papi e una delle cupole di cattedrale più grandi d’Italia,
  • Sperlonga e le sue casette bianche arroccate,
  • Sutri con l’Anfiteatro etrusco-romano,
  • Farfa con l’Abbazia.

…e poi ancora, Calcata, Castel Gandolfo (residenza estiva del papa), Ponza, Gaeta, Viterbo, Fara Sabina (dove c’è il Museo del Silenzio, ispirato alle monache di clausura), Sutri e tanti altri luoghi che vale la pena scoprire!

Veduta del lago di Bolsena da Montefiascone
Veduta del lago di Bolsena da Montefiascone

Viaggiare nel Lazio

L’aeroporto principale del Lazio è l’Aeroporto di Fiumicino “Leonardo da Vinci” con sigla IATA “FCO” (questo è il sito ufficiale) con collegamenti continui con la città di Roma, sia via treno , sia mediante pullman, taxi e noleggio con conducente.
Qualora si abbia intenzione di prendere una macchina per girare il territorio, oltre a tutte le compagnie di noleggio (come Europcar, Avis, Hertz e Maggiore), nel parcheggio è presente un’aera di sosta dedicata al car sharing (come Enjoy e Share Now).
All’interno dell’aeroporto c’è una stazione FS da cui è possibile accedere alla linea FL1 delle Ferrovie Laziali oppure, con l’alta velocità di Trenitalia, si può raggiungere il Nord-Est (Venezia e Padova), il Nord-Ovest (Genova e La Spezia) e il Centro Italia (Bologna e Firenze). Purtroppo chi viene o va al sud deve passare per Roma!

Oltre a Fiumicino e ai numerosi scali civili minori, va considerato anche l’Aeroporto di Ciampino con sigla IATA “CIA“, scelto prevalentemente dalle compagnie low cost. Anche in questo caso, ci sono collegamenti frequenti con la capitale con diverse soluzioni prenotabili online (si veda il sito ufficiale).

Gran parte del territorio del Lazio è servito internamente dalle “Ferrovie Laziali”, gestite da Trenitalia (info e biglietti sul sito ufficiale: www.trenitalia.com), che consistono in 8 linee che mettono in collegamento il centro di Roma con altre zone della regione: non vanno ovunque e spesso non brillano per modernità, ma sono un ottimo modo per viaggiare tranquilli e con bagagli al seguito:

  • FL1 – Orte-Aeroporto di Fiumicino;
  • FL2 – Roma Tiburtina-Tivoli;
  • FL3 – Roma Tiburtina-Viterbo;
  • FL4 – Roma Termini-Ciampino-Velletri/Albano Laziale/Frascati
  • FL5 – Roma Termini-Civitavecchia;
  • FL6 – Roma Termini-Cassino;
  • FL7 – Roma Termini-Minturno-Scauri;
  • FL8 – Roma Termini-Nettuno.

Per una visione E a chi dovesse obiettare sul fatto che sia sempre necessario passare per Roma, potrei rispondere (perché mi costringete sempre a sottolineare l’ovvio?!?) che dai tempi antichi si sa: tutte le strade portano a Roma!

La società di pullman pubblici ufficiale della Regione è il COTRAL ovvero il Consorzio Trasporti Pubblici del Lazio, che con i suoi bus, mette in comunicazione 376 comuni. Il sito ufficiale per conoscere tratte e orari è www.cotralspa.it, ma se volete viaggiare con questo servizio vi consiglio di affidarvi all’APP “BusCotral”, molto più immediata nella ricerca di informazioni. Se state programmando un viaggio, però, fate attenzione alla differenza di orari e numero di corse tra i giorni feriali e quelli festivi: non di rado ci si ritrova sotto la pensilina realizzando troppo tardi che la domenica il bus non passa!

Mappa trasporti Lazio

Raggiungere il Lazio in auto è decisamente semplice perché è “al centro” della penisola e perché – ovunque tu sia nel mondo – è facile trovare una freccia che indichi la direzione per Roma!
La regione è attraversata dall’alto in basso (parallelamente alla costa) dall’Autostrada del Sole, o Autosole, che ha codice nazionale A1 e codice europeo E45 (per chi non lo sapesse, la E45 è la dorsale europea che parte a pochi chilometri da Capo Nord e collega la Norvegia all’Italia passando per Finlandia, Svezia, Danimarca, Germania e Austria) e che unisce Milano a Napoli passando per Roma. Se, invece, non avete fretta e volete percorrere le strade statali e regionali per poi gettarvi su strade provinciali e raggiungere i borghi più remoti del Lazio, potreste optare – ad esempio – per la Pontina, l’Ardeatina, la Tuscolana e l’Appia verso sud oppure la Salaria, l’Aurelia, la Cassia o la Flaminia verso nord.

Per dirigervi sul versante adriatico, invece, l’autostrada è la A24 (E80 nella notazione europea) chiamata Strada dei Parchi che unisce Roma a Teramo passando per L’Aquila. Anche in questo caso, c’è un’alternativa meno diretta e più storica (inaugurata dal console Marco Valerio Massimo Potito intorno al 286 a.C.) che è la via Tiburtina Valeria che collega il Lazio all’Abruzzo, partendo da Porta Tiburtina, nel quartiere romano di San Lorenzo, e prosegue in direzione Tivoli percorrendo la Valle dell’Aniene arrivando fino a Pescara.

Curiosità sul Lazio

Il Lazio visitato da Lallero

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